Archivi categoria: Azure Backup

Azure Management services: le novità di Giugno 2020

Nel mese di giugno sono state annunciate, da parte di Microsoft, un numero considerevole di novità riguardanti gli Azure management services. La nostra community, tramite questi articoli rilasciati mensilmente, vuole fornire una panoramica complessiva delle principali novità del mese, in modo da rimanere sempre aggiornati su questi argomenti ed avere i riferimenti necessari per effettuare maggiori approfondimenti.

Il diagramma seguente mostra le diverse aree relative al management, che sono contemplate in questa serie di articoli, per poter rimanere aggiornati su questi temi ed effettuare al meglio il deployment ed il mantenimento delle applicazioni e delle risorse.

Figura 1 – Overview dei Management services in Azure

Monitor

Azure Monitor

Nuova versione dell’agente per sistemi Linux

Questo mese è stata rilasciata una nuova versione dell’agente di Log Analytics per sistemi Linux. Oltre a risolvere una serie di bug, sono state introdotte le seguenti novità:

  • Supporto per Red Hat Enterprise Linux 8 (nota: requisiti specifici riguardanti python)
  • Supporto per Azure Arc per servers
  • FIPS compliance
  • Extension package protetto con firma
  • Ingestion rate limiting per per evitare il degrado del servizio in caso di volume di dati estremamente elevato da parte di un agente
  • Deprecazione del supporto a 32-bit (1.12.15-0 è l’ultima release che supporta 32-bit)
  • Nuove versioni dei componenti auoms e OMI

Azure Monitor per VMs sui server Arc Enabled (preview)

Azure Monitor per VM consente di avere un sistema di monitor in grado di fornire una visione globale sui sistemi, fornendo le informazioni relative alle prestazioni delle macchine virtuali e alle varie dipendenze. Questo servizio è disponibile per VMs in Azure, Azure scale sets e VM on-premise. Azure Monitor ora può sfruttare Azure Arc per raggiungere i workload on-premises. Sebbene oggi sia possibile monitorare VMs non di Azure anche senza Azure Arc, l’utilizzo di questa integrazione consente di rilevare e gestire automaticamente gli agenti nelle VM. Una volta integrati, i server abilitati ad Azure Arc si adatteranno perfettamente alle viste esistenti del portale Azure insieme alle macchine virtuali presenti in Azure e agli Azure scale sets.

Azure Monitor per Containers per Azure Arc (preview)

Azure Monitor per Containers ha esteso il supporto del monitor per i cluster Kubernetes ospitati su Azure Arc (attualmente in anteprima), offrendo funzionalità simili al monitor del servizio AKS (Azure Kubernetes).

Supporto per il monitor dei Key Vault (preview)

In Azure Monitor è stata introdotta la possibilità di effettuare il monitor di Azure Key Vault ed avere una vista unificata con le prestazioni, le richieste, gli errori e le latenza di questo componente.

Monitor degli Azure Load Balancer usando Azure Monitor for Networks

Azure Monitor for Networks consente ora di monitorare l’integrità ed effettuare un’analisi della configurazione degli Azure Load Balancer. All’interno della soluzione sono presenti delle mappe topologiche per tutte le configurazioni dei Load Balancer e delle dashboard di integrità per i Load Balancer di tipologia standard, opportunamente configurati per la raccolta delle metriche.
Grazie a questa nuova funzionalità vengono estese le capacità di monitor del networking di Azure. La soluzione diventa quindi più completa e consente una rapida localizzazione dei guasti.

Configure

Azure Automation

Aggiornati i record DNS per Azure Automation

Per supportare le nuove funzionalità di Azure Automation, come gli Azure private link, sono stati aggiornati i relativi URL. Invece di URL specifici per region, ora gli URL sono specifici per account. I vecchi URL di Azure Automation rimangono comunque funzionanti per fornire il tempo necessario per la migrazione. Per maggiori informazioni a riguardo è possibile fare riferimento a questo documento.

Protect

Azure Backup

Rilasciato l’Update Rollup 1 per Microsoft Azure Backup Server (MABS) v3

Per Azure Backup Server v3 è stato rilasciato l’Update Rollup 3, che introduce le seguenti principali novità:

  • Offline Backup utilizzando Azure Data Box (in private preview): grazie all’integrazione con Microsoft Azure Data Box, i clienti che utilizzano MABS sono in grado di affrontare la sfida di spostare tera byte di dati di backup dall’archiviazione locale verso Azure. L’esperienza dell’utente per questa funzionalità è coerente con DPM 2019 e l’agente MARS.
  • Protezione per Azure VMware Solution. Recentemente Microsoft ha annunciato la soluzione Azure VMware (AVS) che consente ai clienti di estendere oppure di migrare completamente i sistemi VMware locali in Azure. Grazie a questo aggiornamento è possibile utilizzare MABS per proteggere le macchine virtuali distribuite con la soluzione VMware di Azure.
  • Backup più rapidi con tiered storage tramite SSD. MABS v3 UR1 introduce miglioramenti al processo di backup che, adottando tiered storage, permette di effettuare backup più rapidi fino al 50-70%. Utilizzando una piccola percentuale (4% dello storage complessivo) di storage SSD come un volume tiered in combinazione con dischi HDD,si ottengono prestazioni nettamente migliori.
  • Migliori prestazioni nel backup di sistemi VMware. MABS consente di proteggere le macchine virtuali VMware. Con questo aggiornamento tutti i processi di backup macchine virtuali VMWare, all’interno di un singolo gruppo di protezione, vengono ora eseguiti in parallelo, portando a backup delle VMs più rapidi fino al 25%. Inoltre, questo aggiornamento offre anche la possibilità di escludere dai backup un specifico disco di una VM VMware.
  • Supporto per la protezione di volumi ReFS. Con questo aggiornamento, è possibile utilizzare MABS per proteggere i volumi ReFS (con deduplica abilitata) e i carichi di lavoro (Windows Server, SQL Server, Exchange e SharePoint) distribuiti su volumi ReFS.
  • Supporto per un ulteriore livello di autenticazione nell’eliminazione dei backup online. Con MABS v3 UR1 viene richiesto di inserire un PIN di sicurezza quando si eseguono operazioni di arresto della protezione con cancellazione dei dati.
  • Deprecato l’agente di protezione a 32 bit. Con il rilascio dell’UR1 per MABS v3, il supporto per la protezione di carichi di lavoro a 32 bit è deprecato. Dopo l’installazione dell’UR1 non sarà possibile proteggere alcuna origine dati a 32 bit. Se esiste un agente di protezione a 32 bit, dopo l’installazione dell’UR1, questo viene disabilitato ed eventuali backup pianificati falliranno.

Azure Site Recovery

Nuovo Update Rollup

Per Azure Site Recovery è stato rilasciato l’Update Rollup 46 che risolve diverse problematiche e introduce alcuni miglioramenti. I relativi dettagli e la procedura da seguire per l’installazione è consultabile nella KB specifica.

Migrate

Azure Migrate

Assessment dei server importati in Azure Migrate

In Azure Migrate è stata introdotta la possibilità di effettuare l’assessment dei server importati tramite un file CSV, senza la necessità di dover distribuire un’appliance. Questo sistema risulta utile se si vuole fare una rapida valutazione preliminare oppure se si è in attesa di distribuire l’appliance di Azure Migrate. Risulta inoltre possibile eseguire un assessment basato sulle performance specificando i valori di utilizzo dei sistemi nel file CSV.

Azure Migrate server assessment tool: supporto per la migrazione verso Azure VMware Solution (Preview)

Azure Migrate ha introdotto il supporto per gestire la migrazione verso Azure VMware Solution (Preview), offrendo un’ulteriore opzione per pianificare la migrazione verso Azure. Utilizzando Azure Migrate server assessment tool è possibile analizzare i workload on-premises per effettuare la migrazione verso la soluzione VMware di Azure, valutandone l’idoneità, pianificando i costi, calcolando il ridimensionamento in base alle prestazioni e considerando le dipendenze applicative.

Supporto di credenziali multiple per il discovery dei server fisici (preview)

Azure Migrate ha incluso la possibilità di specificare più credenziali per il discovery e l’assessment dei server fisici. Inoltre, il numero di server che è possibile rilevare per ogni singola appliance è stato aumentato da 250 a 1.000. L’appliance per server fisici può essere installata su un server esistente e può anche essere utilizzata per il discovery e l’assessment delle macchine virtuali se non si ha l’accesso all’hypervisor, nonché per macchine virtuali presenti in altri ambienti cloud.

Valutazione di Azure

Per testare e valutare in modo gratuito i servizi offerti da Azure è possibile accedere a questa pagina.

La protezione di Azure File Sync tramite Azure Backup

Il servizio Azure File Sync permette di centralizzare le cartelle di rete della propria infrastruttura in Azure Files, consentendo di mantenere le caratteristiche tipiche di un file server on-premises, in termini di performance, compatibilità e flessibilità e allo stesso tempo di beneficiare delle potenzialità offerte dal cloud. Azure File Sync si integra con Azure Backup rendendo possibile la gestione delle politiche di protezione nel cloud in modo centralizzato. In questo articolo viene riportato come si integrano queste due soluzioni e quali aspetti è necessario tenere in considerazione per attivare una protezione efficace.

Le caratteristiche principali di Azure File Sync sono le seguenti:

  • Cloud tiering: vengono mantenuti localmente solo i dati acceduti di recente.
  • Multi-site sync: si ha la possibilità di effettuare la sincronizzazione tra differenti site, consentendo di accedere in scrittura agli stessi dati tra differenti Windows Servers ed Azure Files.
  • Integrazione con Azure backup: possibilità di attivare la protezione dei contenuti tramite Azure Backup.
  • Disaster recovery: si ha la possibilità di effettuare in modo immediato il ripristino dei metadata dei file e di richiamare solamente i dati necessari, per velocizzare le operazioni di riattivazione del servizio in scenari di Disaster Recovery.
  • Accesso diretto all’ambiente cloud: è consentito accedere direttamente ai contenuti presenti sulla File share da altre risorse Azure (IaaS e PaaS).

Azure File Sync è in grado di trasformare Windows Server in una “cache” per accedere rapidamente ai contenuti presenti su una determinata Azure File share. L’accesso locale ai propri dati può avvenire con qualsiasi protocollo disponibile in Windows Server. Si ha la possibilità inoltre di disporre di più server “cache” dislocati in location geografiche differenti.

La possibilità di attivare la funzionalità di Cloud Tiering rende Azure File Sync una soluzione sempre più diffusa, ma questo aspetto in particolare impone di fare le dovute considerazioni nella strategia da adottare per la protezione dei dati. Così come per le soluzioni antivirus, le soluzioni di backup potrebbero causare il richiamo di file archiviati nel cloud tramite la funzionalità di Cloud Tiering. Microsoft consiglia di adottare una soluzione di backup cloud per eseguire il backup di Azure File share anziché una soluzione di backup locale. Se si utilizza una soluzione di backup locale, i backup devono essere eseguiti su un server appartenente a un gruppo di sincronizzazione in cui il cloud tiering è disabilitato.

Funzionamento del processo di backup

La protezione delle Azure File share avviene secondo la seguente architettura:

Figura 1 – Architettura per la protezione delle Azure File share

Il processo di protezione di Azure File share prevede i seguenti step:

  1. La presenza di un Recovery Service Vault è necessaria per poter configurare i backup. Quindi è opportuno procedere con la relativa creazione nel caso non sia disponibile.
  2. Azure Backup effettuerà un discovery necessario per portare a termine il processo di registrazione dello storage account che ospita le Azure File share da proteggere.
  3. Completato il processo di registrazione, Azure Backup memorizzerà la lista delle File share presenti sullo storage account in un suo catalog.
  4. Sarà possibile selezionare l’Azure File share da proteggere e associarle alle relative backup policy, che prevedono una specifica schedulazione e le politiche di mantenimento dei dati.
  5. Sulla base delle policy configurate Azure Backup effettua i backup. Un aspetto fondamentale da valutare è che attualmente il backup avviene generando uno snapshot dell’Azure File share. I dati presenti nelle Azure File share non vengono mai trasferiti nel Recovery Service Vault, ma Azure Backup si limita a creare e gestire gli snapshots che fanno parte dello storage account.
  1. In caso di ripristino saranno utilizzati gli snapshots ed, il relativo URL dei backup, viene ripreso dallo store dei metadati presente nel Recovery Service Vault.
  2. Il monitor dei processi di backup e di ripristino vengono inviati al servizio di Azure Backup Monitoring. Questo consente di avere una visione complessiva di tutti i backup, compresi quelli relativi alle Azure File Share. Inoltre, è anche possibile configurare alerts oppure notifiche via e-mail in caso di problemi sull’esecuzione dei backup.

 

Vantaggi nell’adottare questa strategia di protezione

  • Zero infrastructure: non è necessaria alcuna infrastruttura per attivare la protezione dell’ambiente.
  • Personalizzazione delle retention policy: è possibile configurare i backup con politiche di conservazione dei dati giornaliere, settimanali, mensili ed annuali, in base alle proprie esigenze. I backup annuali è possibile ora mantenerli fino a 10 anni.
  • Funzionalità di gestione integrate: è possibile pianificare i backup e specificare il periodo di retention desiderato in modo totalmente integrato nella piattaforma.
  • Ripristino istantaneo: il backup delle Azure File share usa gli snapshots, questo consente di selezionare solo i file che si desidera ripristinare istantaneamente.
  • Alert e report: è possibile configurare alert a fronte di operazioni di backup e ripristino che presentano errori. Si può inoltre utilizzare la soluzione di reportistica fornita da Azure Backup per ottenere informazioni dettagliate sui processi di backup.

Protezione dalla cancellazione accidentale delle Azure File shares

Per fornire una maggiore protezione contro gli attacchi informatici e per la cancellazione accidentale, Azure Backup ha recentemente aggiunto un ulteriore livello di sicurezza alla soluzione di gestione degli snapshots di Azure File shares. Nel caso vengano eliminate le File share, i contenuti e i relativi punti di ripristino (snapshots) vengono conservati per un periodo di tempo configurabile, consentendone il ripristino completo senza perdita di dati. Quando si configura la protezione per una File share, Azure Backup abilita la funzionalità di soft-delete a livello di storage account con un periodo di conservazione di 14 giorni, il quale è configurabile in base alle proprie esigenze. Questa impostazione determina la finestra temporale in cui è possibile ripristinare i contenuti e gli snapshots delle File share dopo qualsiasi operazione di eliminazione accidentale. Una volta ripristinata la File share, i backup riprendono a funzionare senza la necessità di effettuare ulteriori configurazioni.

Conclusioni

Questa soluzione consente in molto semplice, affidabile e sicuro di configurare la protezione per le Azure File share e di ripristinare facilmente i dati in caso di necessità. L’integrazione tra Azure File Sync ed Azure Backup vedrà sicuramente nei prossimi mesi il rilascio di diverse nuove funzionalità, tra le quali, molto sentita, la possibilità di configurare il trasferimento dei dati verso il Recovery Service Vault anziché mantenere gli snapshots nello stesso storage account dove risiedono i dati. Per conoscere tutti gli ambiti di supporto ed i limiti nell’utilizzo del servizio di Azure Backup per la protezione delle Azure File share è possibile consultare questo articolo Microsoft.

Azure Management services: le novità di Aprile 2020

A partire da questo mese si rinnova la serie di articoli rilasciati dalla nostra community relativi alle novità degli Azure management services. Saranno articoli, pubblicati con cadenza mensile, dedicati esclusivamente a questi argomenti per aver un maggior livello di approfondimento.

Il management si riferisce alle attività e ai processi necessari per mantenere al meglio le applicazioni aziendali e le risorse che le supportano. Azure offre numerosi servizi e strumenti fortemente correlati tra di loro per fornire una esperienza di management completa. Questi servizi non sono dedicati esclusivamente alle risorse Azure, ma possono potenzialmente essere utilizzati anche per ambienti dislocati on-premises o presso altri cloud pubblici.

Il diagramma seguente mostra le diverse aree relative al management, che saranno contemplate in questa serie di articoli, per poter rimanere aggiornati su questi temi ed effettuare al meglio il deployment ed il mantenimento delle applicazioni e delle risorse.

Figura 1 – Overview dei Management services in Azure

Monitor

Azure Monitor per containers: supporto del monitoring sull’utilizzo delle GPU su node pool GPU-enabled di AKS

Azure Monitor per containers ha introdotto la possibilità di effettuare il monitor sull’utilizzo delle GPU in ambienti Azure Kubernetes Service (AKS) con nodi che sfruttano le GPU. Al momento sono supportati come vendors NVIDIA e AMD.
Questa funzionalità di monitoring può essere utile per:

  • Controllare la disponibilità di GPU sui nodi, l’utilizzo della GPU memory e lo stato delle richieste di GPU da parte dei pods.
  • Visualizzare le informazioni raccolte tramite il workbook built-in disponibile nella workbook gallery.
  • Generare alert sullo stato dei pod

Export di alert e raccomandazioni verso altre soluzioni

In Azure Security è stata introdotta una interessante funzionalità che permette di inviare le informazioni di security generate dal proprio ambiente verso altre soluzioni. Il tutto avviene tramite un meccanismo di esportazione continua degli alert e delle raccomandazioni verso Azure Event Hubs oppure verso workspace di Azure Monitor Log Analytics. Con questa funzionalità si aprono così nuovi scenari di integrazione per Azure Security Center. La funzionalità è chiamata Continuos Export e viene descritta in modo dettagliato in questo articolo.

Funzionalità di Workflow automation

Azure Security Center include la possibilità di disporre di workflow per la risposta agli incidenti di security. Tali processi potrebbero includere notifiche, l’avvio di un processo di change management e l’applicazione di specifiche operazioni di remediation. La raccomandazione è di automatizzare il maggior numero possibile di procedure in quanto l’automation può migliorare la sicurezza garantendo che le fasi del processo vengano eseguite in modo rapido, coerente e in base ai requisiti predefiniti. In Azure Security Center è stata resa disponibile la funzionalità di workflow automation. Può essere utilizzata per scatenare in modo automatico il trigger di Logic Apps sulla base di alerts di security e sulle raccomandazioni. Inoltre, l’esecuzione manuale di trigger è disponibile per gli alerts di security e per le raccomandazioni che hanno disponibile l’opzione di quick fix.

Integrazione con Windows Admin Center

Risulta ora possibile includere direttamente da Windows Admin Center in Azure Security Center i sistemi Windows Server che risiedono on-premises.

Azure Monitor Application Insights: monitor di applicazioni Java codeless

Il monitor di applicazioni Java è ora reso possibile senza apportare modifiche al codice, grazie ad Azure Monitor Application Insights. In preview è infatti disponibile il nuovo agente codeless Java. Tra le librerie e i frameworks supportati dal nuovo agente Java troviamo:

  • gRPC.
  • Netty/Webflux.
  • JMS.
  • Cassandra.
  • MongoDB.

Ritiro della solution di Office 365

Per la solution “Azure Monitor Office 365 management (Preview)”, che consente di effettuare l’invio dei log di Office 365 verso Azure Monitor Log Analytics è previsto il ritiro il 30 Luglio 2020. Questa solution è stata sostituita dalla solution di Office 365 presente in Azure Sentinel e dalla solution “Azure AD reporting and monitoring”. La combinazione di queste due solution è in grado di offrire una miglior experience nella configurazione e nel relativo utilizzo.

Azure Monitor per Containers: supporto per Azure Red Hat OpenShift

Azure Monitor per Containers ora supporta in preview anche il monitor per cluster Kubernetes ospitati su Azure Red Hat OpenShift versione 4.x & OpenShift versione 4.x.

Azure Monitor Logs: limitazioni su query concorrenti

Per garantire un’esperienza coerente per tutti gli utenti nella consultazione dei Log di Azure Monitor, verranno gradualmente implementati nuovi limiti di concorrenza. Questo contribuirà a proteggersi dall’invio di un numero eccessivo di query contemporaneamente, che potrebbe potenzialmente sovraccaricare le risorse di sistema e compromettere la reattività. Questi limiti sono progettati per intervenire e limitare solo scenari di utilizzo estremi, ma non dovrebbero essere rilevanti per l’uso tipico della soluzione.

Secure

Azure Security Center

Disponibilità del Dynamic compliance packages

La regulatory compliance dashboard di Azure Security Center include ora il dynamic compliance packages per tracciare ulteriori standard di settore e normativi. I dynamic compliance packages possono essere aggiunti a livello di subscription oppure di management group dalla pagina delle policy di Security Center. Dopo aver inserito uno standard o un benchmark, questo viene visualizzato nella dashboard di conformità normativa con tutti i relativi dati. Sarà inoltre disponibile per il download un report di riepilogo per tutti gli standard che sono stati integrati.

Incluse le raccomandazioni di Identity nel tier free di Azure Security Center

Le raccomandazioni di security relative all’identity e all’accesso sono state incluse nel tier free di Azure Security Center. Questo aspetto consente di aumentare gratuitamente le funzionalità in ambito cloud security posture management (CSPM). Prima di questa moditifca, tali raccomandazioni erano disponibili solo nel tier Standard di Azure Security Center. Si riportano alcuni esempi di raccomandazioni relative all’identity e all’accesso:

  • “Multifactor authentication should be enabled on accounts with owner permissions on your subscription.”
  • “A maximum of three owners should be designated for your subscription.”
  • “Deprecated accounts should be removed from your subscription.”

Protect

Azure Backup

Cross Region Restore (CRR) per le macchine virtuali Azure

Grazie all’introduzione di questa nuova funzionalità in Azure Backup viene introdotta la possibilità di avviare a piacimento i ripristini in una regione secondaria, rendendoli completamente controllati dal cliente. Per farlo è necessario che il Recovery Service vault che detiene i backup sia impostato in ridondanza geografica; in questo modo i dati di backup nella region primaria sono replicati geograficamente nella regione secondaria associata ad Azure (paired region).

Azure Files share snapshot management

In Azure Backup è stata introdotta la possibilità di creare snapshots di Azure Files share, giornaliere, settimanali, mensili, e annuali e mantenerle fino a 10 anni.

Figura 2 – Azure Files share snapshot management

Supporto per la sostituzione dei dischi esistenti per le VM con immagini personalizzate

In Azure Backup è stato introdotto il supporto, durante le fasi del ripristino, per sostituire i dischi esistenti nelle macchine virtuali create con immagini personalizzate.

SAP HANA backup

In Azure Backup la protezione dei DB di SAP HANA presenti nelle macchine virtuali è disponibile in tutte le principali region di Azure. Tale funzionalità consente di avere in modo integrato e senza dover prevedere una infrastruttura di backup specifica la protezione dei database SAP HANA. Questa soluzione risulta ufficialmente certificata da SAP.

Valutazione di Azure

Per testare e valutare in modo gratuito i servizi offerti da Azure è possibile accedere a questa pagina.

Azure management services e System Center: novità di Marzo 2020

Nel mese di marzo ci sono state diverse novità annunciate da parte di Microsoft riguardanti gli Azure management services e System Center. In questo riepilogo, che riportiamo con cadenza mensile, vengono elencati i principali annunci, accompagnati dai riferimenti necessari per poter effettuare ulteriori approfondimenti in merito.

Azure Monitor

Integrazione con Azure Security Center

In Azure Security Center (ASC) è stata introdotta l’integrazione con Azure Monitor. Infatti in ASC è stata messa a disposizione la possibilità di esportazione continua verso un workspace di Log Analytics. Grazie a questa funzionalità è possibile configurare alert rules di Azure Monitor a fronte di raccomandazioni ed alert esportati da Security Center. Ne consegue che sarà possibile attivare action group per ottenere scenari di automazione supportati da Azure Monitor.

Disponibilità del servizio Azure Monitor for VMs

In Azure monitor è stato rilasciato il servizio che consente di effettuare il monitor delle macchine virtuali, chiamato Azure Monitor for VMs. Questo servizio analizza i dati di performance e lo stato delle macchine virtuali, effettua il monitor dei processi installati e ne esamina le relative dipendenze.

Il servizio Azure Monitor for VMs è suddiviso secondo tre differenti prospettive:

  • Health: i componenti logici presenti a bordo delle macchine virtuali vengono valutati secondo specifici criteri pre-configurati, generando alert quando si verificano determinate condizioni.
  • Performance: vengono riportati i dati principali di performance, provenienti dal sistema operativo guest.
  • Map: viene generata una mappa con le interconnessioni presenti tra vari componenti che risiedono su sistemi differenti.

Tale soluzione può essere utilizzata su macchine virtuali Windows e Linux, indipendentemente dall’ambiente in cui esse risiedono (Azure, on-premises oppure presso altri cloud provider).

Nuova versione dell’agente per sistemi Windows e Linux

Questo mese è stata rilasciata una nuova versione dell’agente di Log Analytics per sistemi Windows e per sistemi Linux. In entrambi i casi vengono introdotti diversi miglioramenti e una maggiore stabilità.

SHA-2 signing per l’agente di Log Analytics

L’agente Log Analytics per Windows inizierà a imporre la firma SHA-2 a partire dal 18 maggio 2020. Questa modifica richiede un’azione nel caso si esegua l’agente su una versione del sistema operativo legacy (Windows 7, Windows Server 2008 R2 oppure Windows Server 2008) . I clienti che si trovano in questa condizione devono applicare gli aggiornamenti e le patch più recenti su questi sistemi operativi prima del 18 maggio 2020, altrimenti i loro agenti smetteranno di inviare dati verso i workspace di Log Analytics. Saranno interessati da questo cambiamento i seguenti servizi Azure: Azure Monitor, Azure Automation, Azure Update Management, Azure Change Tracking, Azure Security Center, Azure Sentinel, Windows Defender ATP.

Azure Site Recovery

Nuovo Update Rollup

Per Azure Site Recovery è stato rilasciato l’Update Rollup 45 che risolve diverse problematiche e introduce alcuni miglioramenti. I relativi dettagli e la procedura da seguire per l’installazione è consultabile nella KB specifica.

Azure Backup

Azure Backup Report

In Azure Backup è stata annunciato il rilascio della soluzione Azure Backup Report. Si tratta di uno strumento disponibile nel portale Azure che mette a disposizione dei report per rispondere a molte domande sull’andamento dei backup, tra le quali: “Quali elementi di backup consumano più spazio di archiviazione?”, “Quali macchine hanno avuto costantemente comportamenti anomali di backup?”, “Quali sono le principali cause di errore del processo di backup?”. I report forniscono informazioni in modo trasversale tra tipologie di workload differenti, vaults, subscriptions, regions e tenants. Anche per questo strumento è garantito il supporto di Windows Server 2008, per facilitare le operazioni di migrazione dei sistemi on-premises basati su Windows Server 2008 verso Azure, processo grazie al quale è possibile continuare ad ottenere le patch di security.

Azure Automation

Disponibilità in nuove regions

Azure Automation è ora disponibile in preview nelle region di ” US Gov Arizona”.

Valutazione di Azure e System Center

Per testare e valutare in modo gratuito i servizi offerti da Azure è possibile accedere a questa pagina, mentre per provare i vari componenti di System Center è necessario accedere all’Evaluation Center e, dopo essersi registrati, è possibile avviare il periodo di trial.

Azure management services e System Center: novità di Febbraio 2020

Il mese di Febbraio è stato ricco di novità e diversi sono gli aggiornamenti che hanno interessato gli Azure management services e System Center. In questo articolo vengono riepilogati per avere una panoramica complessiva delle principali novità del mese, in modo da rimanere sempre aggiornati su questi argomenti ed avere i riferimenti necessari per condurre ulteriori approfondimenti.

Azure Monitor

Modifiche allo schema di Log Analytics

Nello schema di Azure Monitor Log Analytics sono state apportate importanti novità per consentire una più rapida e facile consultazione dei contenuti.

Aggiornamenti nella visualizzazione dei log

Azure Monitor Log Analytics ha migliorato notevolmente l’aspetto nella visualizzazione dei log. Sono stati introdotti nuovi grafici che in modo rapido e semplice consentono di visualizzare i dati raccolti e offrono la possibilità di ottenere dagli stessi maggiori informazioni in modo efficace.

Azure Site Recovery

Ritiro di alcuni scenari di protezione

A partire dal 1 marzo 2023 non sarà più possibile utilizzare Azure Site Recoivery per i seguenti scenari di protezione:

  • Tra site di proprietà dei clienti gestiti da System Center Virtual Machine Manager (SCVMM)
  • Tra site gestiti da SCVMM verso Azure

Entro questa data è pertanto necessario modificare la configurazione per utilizzare lo scenario di protezione tra Hyper-V e tra Hyper-V ed Azure, sempre senza SCVMM. I dati relativi agli scenari di protezione non più supportati saranno rimossi dalla data indicata.

Ritiro della funzionalità di data encryption di Azure Site Recovery

A partire dal 30 aprile 2022 la funzionalità di data encryption di Azure Site Recovery sarà ritirata e sostituita con più avanzati meccanismi di encryption quali Encryption at Rest con Azure Site Recovery, che utilizza Storage Service Encryption (SSE). Grazie all’adozione di SSE, i dati saranno criptati prima di risiedere sullo storage e decriptati nel momento in cui vengono prelevati.

Azure Backup

Azure Offline Backup con Azure Data Box

I clienti che utilizzano Azure Backup possono ora trarre vantaggio da Azure Data Box per lo spostamento dei backup di grandi dimensioni attraverso un apposito meccanismo di migrazione offiline. La soluzione prevede l’utilizzo sia di Azure Data Box (appliance da 100 TB) che di Azure Data Box disks (fino a 8 TB ciascuno), tramite il Microsoft Azure Recovery Services Agent, per posizionare i backup iniziali di grandi dimensioni (fino a 80 TB per server) in modalità offline verso un Azure Recovery Services Vault. I successivi backup saranno poi effettuati tramite la rete.

Figura 1 – Azure Offline Backup con Azure Data Box

Supporto per Windows Server 2008

In Azure Backup è stata annunciato il supporto per sistemi Windows Server 2008. Questo facilita le operazioni di migrazione dei sistemi on-premises basati su Windows Server 2008 verso Azure, in modo da poter continuare ad ottenere le patch di security.

Esclusione selettiva dei dischi da proteggere

Azure Backup ora consente di escludere in modo selettivo i dischi da proteggere in una macchina virtuale. Questo consente di ottenere dei risparmi sui costi della soluzione qualora ci siano dischi che non è opportuno proteggere tramite Azure Backup.

Backup Explorer

In Azure Backup viene ora offerta una nuova soluzione, al momento in preview, chiamata Backup Explorer, un Azure Monitor Workbook integrato che consente di avere un controllo centralizzato in tempo reale sullo stato di esecuzione dei vari backup.

Figura 2 – Overview di Backup Explorer

System Center

Update Rollup 1 per System Center 2019

Per System Center 2019 è stato rilasciato il primo update rollup. Questo aggiornamento introduce nuove funzionalità, effettua correzioni di errori e interessa i seguenti prodotti:

Microsoft Endpoint Manager

Nuovi rilasci per il Technical Preview Branch

Per Configuration Manager sono stati rilasciati nel Technical Preview Branch l’update 2001.2, l’update 2002 e l’update 2002.2. Tra le principali novità, vengono introdotti miglioramenti relativi a Desktop Analytics e alle task sequence. Inoltre permettono di ottenere novità inerenti agli Orchestration Groups, una evoluzione dei Server Groups.

Per verificare i dettagli riguardanti le novità incluse in questi aggiornamenti è possibile consultare questi documenti:

Si ricorda che i rilasci nel Technical Preview Branch consentono di valutare in anteprima le nuove funzionalità di Configuration Manager ed è consigliato applicare questi aggiornamenti solo in ambienti di test.

Valutazione di Azure e System Center

Per testare e valutare in modo gratuito i servizi offerti da Azure è possibile accedere a questa pagina, mentre per provare i vari componenti di System Center è necessario accedere all’Evaluation Center e, dopo essersi registrati, è possibile avviare il periodo di trial.

Azure management services e System Center: novità di Gennaio 2020

Il nuovo anno è iniziato con diversi annunci da parte di Microsoft riguardanti novità relative agli Azure management services e a System Center. La Cloud Community rilascia mensilmente questo riepilogo, che consente di avere una panoramica complessiva delle principali novità del mese, in modo da rimanere sempre aggiornati su questi argomenti ed avere i riferimenti necessari per condurre ulteriori approfondimenti.

Azure Monitor

Nuova versione del Gateway di Log Analytics

Per Azure Monitor è stata rilasciata una nuova versione del Gateway di Log Analytics che introduce una maggiore stabilità ed affidabilità. Per ottenere la nuova versione è possibile accedere al portale Azure, navigando nel blade di Log Analytics oppure direttamente tramite il Microsoft Download Center.

Disponibilità in nuove regions per Service Map

La funzionalità Azure Map di Azure Log Analytics è ora disponibile anche nella region US Gov Virginia“.

Azure Site Recovery

Nuovo Update Rollup

Per Azure Site Recovery è stato rilasciato l’Update Rollup 43 che risolve diverse problematiche e introduce alcuni miglioramenti. I relativi dettagli e la procedura da seguire per l’installazione è consultabile nella KB specifica.

Supporto per le customer-managed keys

Azure Site Recovery ha introdotto il supporto per i seguenti scenari:

Azure Backup

Long term retention per il backup delle file shares configurabile dal portale Azure

Azure Backup consente di mantenere i backup on demand delle file share fino a 10 anni. Questa configurazione, resa inizialmente possibile solamente tramite PowerShell, è ora effettuabile anche dal portale Azure.

Restore cross region delle macchine virtuali

In Azure Backup è stata annunciata la possibilità di eseguire restore cross region delle macchine virtuali verso l’Azure Paired Region di riferimento. Al momento questa funzionalità è disponibile in preview limitata in West Central United States (WCUS) e il restore può quindi avvenire verso la region WUS2. Per maggiori informazioni a riguardo è possibile consultare questa documentazione tecnica.

Protezione di SAP HANA in nuove regions

La soluzione Azure Backup consente ora di abilitare la protezione dei DBs di SAP HANA a bordo di macchine virtuali Azure nelle region europee e asiatiche. Queste le regions dove è attiva questa funzionalità:

  • West Europe (WE), North Europe (NE), France Central, France South, UK West (UKW), Germany North, Germany West Central, Germany Central, Germany North East, Switzerland North, and Switzerland West.
  • Australia Central, Australia Central 2, Australia East (AE), Australia Southeast (ASE), Japan East (JPE), Japan West (JPW), Korea Central (KRC), and Korea South (KRS).

Soft Delete per SQL Server e per SAP HANA nelle VMs Azure

In Azure Backup è stata introdotta la funzionalità di soft delete anche per quanto riguarda la protezione di SQL Server e SAP HANA a bordo di macchine virtuali Azure. Soft delete è una funzionalità di security che consente di proteggere i backup anche in seguito alla cancellazione. Grazie a Soft delete, nell’eventualità che un backup venga rimosso in modo accidentale o per azioni malevole, si ha la garanzia che il dato di backup sia comunque mantenuto per 14 giorni dalla data di cancellazione. Questa funzionalità, che non prevede costi aggiuntivi, pemette di recuperare eventuali backup rimossi entro il periodo di retention.

Microsoft Endpoint Manager

Nuovo rilascio per il Technical Preview Branch

Per Configuration Manager è stato rilasciato nel Technical Preview Branch l’update 2001 che tra le principali novità introduce diverse dashboard per verificare l’utilizzo del nuovo Microsoft Edge e di altri browser.

Per verificare i dettagli riguardanti le novità incluse in questi aggiornamenti è possibile consultare questo documento.

Si ricorda che i rilasci nel Technical Preview Branch consentono di valutare in anteprima le nuove funzionalità di Configuration Manager ed è consigliato applicare questi aggiornamenti solo in ambienti di test.

Valutazione di Azure e System Center

Per testare e valutare in modo gratuito i servizi offerti da Azure è possibile accedere a questa pagina, mentre per provare i vari componenti di System Center è necessario accedere all’Evaluation Center e, dopo essersi registrati, è possibile avviare il periodo di trial.

Azure management services e System Center: novità di Dicembre 2019

Nel mese di dicembre sono state annunciate, da parte di Microsoft, un numero importante di novità riguardanti gli Azure management services e System Center. La nostra community rilascia mensilmente questo riepilogo che consente di avere una panoramica complessiva delle principali novità del mese, in modo da rimanere sempre aggiornati su questi argomenti ed avere i riferimenti necessari per condurre eventuali approfondimenti.

Azure Monitor

Miglioramenti in Azure Monitor per containers

Il nuovo agente di Azure Monitor per containers, introduce diversi miglioramenti nell’utilizzo delle risorse e nell’ottimizzazione del volumi dei dati, favorendo così una riduzione dei costi. Questo aggiornamento comporta anche la modifica ad alcune tabelle dove vengono consolidati i dati e potrebbero essere necessarie alcune modifiche alle query esistenti se fanno uso di questi campi: Name e Image nella tabella ContainerLog.

Nuove funzionalità in Azure Monitor Metrics Explorer

Per quanto riguarda Azure Monitor, la componente Metrics Explorer ha visto il rilascio delle seguenti nuove funzionalità:

  • Maggiore flessibilità nella generazione dei grafici.
  • Il selettore delle risorse supporta la possibilità di scegliere più risorse nello scoping.
  • Grafici più granulari come numero di punti dati.
  • Miglioramento nelle Legende dei grafici.

Per maggiori dettagli a riguardo è possibile consultare questo articolo.

Azure Backup

Azure Backup: gestione dei resource group per le macchine virtuali

In Azure Backup è stata introdotta la possibilità di personalizzare il nome del resource group creato dal servizio, agendo sulla policy di backup per la protezione delle macchine virtuali. Azure Backup crea infatti un resource group specifico dove vengono posizionate le collection dei restore point, che ospitano gli instant recovery points delle VMs gestite. Di dafault il naming di questo resource group è il seguente: AzureBackupRG_Geo_n, ma ora viene fornita la possibilità di personalizzarlo.

Supporto per le VMs encrypted di dimensioni superiori ai 4TB

La possibilità di fare il backup e il restore di macchine virtuali encrypted con dimensioni superiori ai 4 TB è stata estesa a tutte le region di Azure. In questo modo l’experience e le possibilità fornite da Azure Backup per la protezione di queste macchine è la medesima, indipendentemente dalla dimensione.

Microsoft Endpoint Manager

Nuovo Update per Microsoft Endpoint Configuration Manager (current branch)

Per Configuration Manager è stato ufficialmente rilasciato l’update 1910 che formalizza che Configuration Manager è ora parte di Microsoft Endpoint Manager. La nuova versione introduce inoltre diverse cambiamenti rivolti ad arricchire e migliorare diverse funzionalità della soluzione.

Per verificare i dettagli riguardanti le novità incluse in questo aggiornamento è possibile consultare questo documento.

Nuovo rilascio per il Technical Preview Branch

Per Configuration Manager è stato rilasciato nel Technical Preview Branch l’update 1912 che tra le principali novità permette di forzare a un device l’upload dei propri client logs verso il site server. Il tutto è possibile inviando una client notification action dalla console di Configuration Manager.

Per verificare i dettagli riguardanti le novità incluse in questi aggiornamenti è possibile consultare questo documento.

Si ricorda che i rilasci nel Technical Preview Branch consentono di valutare in anteprima le nuove funzionalità di Configuration Manager ed è consigliato applicare questi aggiornamenti solo in ambienti di test.

Valutazione di Azure e System Center

Per testare e valutare in modo gratuito i servizi offerti da Azure è possibile accedere a questa pagina, mentre per provare i vari componenti di System Center è necessario accedere all’Evaluation Center e, dopo essersi registrati, è possibile avviare il periodo di trial.

Azure management services e System Center: novità di Novembre 2019

Nel mese di novembre, complice anche la conferenza Microsoft Ignite 2019, Microsoft ha svelato numerose novità riguardanti gli Azure management services e System Center. La nostra community, tramite questi articoli rilasciati con cadenza mensile, vuole fornire una panoramica complessiva delle principali novità del mese, in modo da rimanere sempre aggiornati su questi argomenti ed avere i riferimenti necessari per effettuare maggiori approfondimenti.

Azure Log Analytics

Nuova versione dell’agente per sistemi Linux

Questo mese la nuova versione dell’agente di Log Analytics per sistemi Linux introduce miglioramenti riguardanti il processo di installazione, le performance e risoluzione di problematiche nell’utilizzo dei custom log. Per ottenere maggiori informazioni a riguardo è possibile accedere alla pagina ufficiale GitHub.

Azure Site Recovery

Nuovo Update Rollup

Per Azure Site Recovery è stato rilasciato l’Update Rollup 42 che risolve diverse problematiche e introduce alcuni miglioramenti. I relativi dettagli e la procedura da seguire per l’installazione è consultabile nella KB specifica.

Miglioramenti nel clean up delle risorse

In Azure Site Recovery, nello scenario di replica delle VMs tra region differenti di Azure, sono stati introdotti dei miglioramenti riguardanti il clean up delle macchine virtuali e delle relative NIC deallocate (failed back), quando viene ripristinato il sito primario in seguito ad un processo di failback. In questo modo sono più semplici le operazioni necessarie per riabilitare la protezione. Inoltre, nel caso si disabiliti la replica in seguito ad un failback, Site Recovery effettua anche il clean up dei dischi presenti nella region secondaria, oltre che delle VMs e delle relative NIC.

Azure Backup

Nuove funzionalità per la protezione di SQL Server

In Azure backup sono state rese disponibili le seguenti nuove funzionalità per quanto riguarda la protezione di SQL Server:

  • Protezione nativa di SQL Server 2019 a bordo di macchine virtuali Windows Server 2019 in Azure.
  • Protezione di SQL Server 2008 e 2008 R2 per i sistemi migrati in Azure.
  • Possibilità di effettuare “Restore as Files”, che consente di ripristinare i dati protetti come file .bak. Questa funzionalità consente di spostare i file ovunque (differenti subscription, regions e on-premises) introducendo una maggiore flessibilità nell’eseguire le operazioni di ripristino.

SAP HANA backup

In Azure Backup la protezione dei DB di SAP HANA nelle macchine virtuali è disponibile nella region UK South, il tutto in modo integrato e senza dover prevedere una infrastruttura di backup specifica. Tale soluzione risulta ufficialmente certificata BackInt da SAP.

System Center Updates Publisher

Nuova versione

Una nuova versione di System Center Updates Publisher (SCUP) è stata rilasciata ed è disponibile a questo indirizzo.

Microsoft Endpoint Manager

Nuovo brand per Configuration Manager

Microsoft Endpoint Manager è il nome assegnato alla soluzione Microsoft per la gestione integrata di tutti device. Microsoft ha infatti deciso di unificare Configuration Manager e Intune, senza dover affrontare migrazioni complesse e semplificando il licensing. Con questo approccio Microsoft consente di sfruttare gli investimenti fatti su Configuration Manager e di adottare i vantaggi e le potenzialità offerte dal cloud Microsoft.

Il brand Microsoft Endpoint Manager  comprende le seguenti soluzioni Microsoft di management:

Nuova versione per il Technical Preview Branch di Configuration Manager

Per Configuration Manager è stato rilasciato l’update 1911 (Technical Preview Branch) che tra le principali novità ufficializza che Configuration Manager è ora parte di Microsoft Endpoint Manager.

Per verificare i dettagli riguardanti le novità incluse in questo aggiornamento è possibile consultare questo documento.

Si ricorda che i rilasci nel Technical Preview Branch consentono di valutare in anteprima le nuove funzionalità di SCCM ed è consigliato applicare questi aggiornamenti solo in ambienti di test.

Desktop Analytics è ora disponibile

La soluzione Desktop Analytics è disponibile pubblicamente. Si tratta di uno strumento in grado di fornire informazioni utili e di mettere a disposizione le automazioni necessarie per mantenere aggiornato il parco macchine Windows. L’integrazione possibile di Desktop Analytics con System Center Configuration Manager, aggiunge il valore dato da una soluzione cloud all’infrastruttura locale.

Valutazione di Azure e System Center

Per testare e valutare in modo gratuito i servizi offerti da Azure è possibile accedere a questa pagina, mentre per provare i vari componenti di System Center è necessario accedere all’Evaluation Center e, dopo essersi registrati, è possibile avviare il periodo di trial.

Azure management services e System Center: novità di Ottobre 2019

Nel mese di ottobre sono state annunciate, da parte di Microsoft, un numero considerevole di novità riguardanti gli Azure management services e System Center. La nostra community, tramite questi articoli rilasciati con cadenza mensile, vuole fornire una panoramica complessiva delle principali novità del mese, in modo da rimanere sempre aggiornati su questi argomenti ed avere i riferimenti necessari per effettuare maggiori approfondimenti.

Azure Log Analytics

Disponibilità in nuove regions

Azure Log Analytics è ora disponibile nella nuova region “Switzerland North”, per consentire di collezionare log ed effettuare le relative analisi sull’utilizzo delle risorse.

Nuova opzione per il modello di pricing

Per Azure Monitor Log Analytics è disponibile dall’1 novembre 2019 un nuovo modello di pricing, che consente di pagare una quota fissa per la data ingestion, sulla base della capacità del tier selezionato. I tier partono da 100 GB al giorno e consentono di ottenere un risparmio fino al 25%, paragonato al costo Pay-As-You-Go.

Nuova versione dell’agente per sistemi Linux

Questo mese la nuova versione dell’agente di Log Analytics per sistemi Linux introduce miglioramenti riguardanti in particolare il processo di installazione e le performance. Per ottenere maggiori informazioni a riguardo è possibile accedere alla pagina ufficiale GitHub.

Retention configurabile per tipologia di dato

In Azure Monitor Log Analytics è stata introdotta la possibilità di configurare la data retention, cioè il periodo di mantenimento dei dati, per ogni tipologia di dato, anziché avere una singola impostazione di retention per l’intero workspace. La configurazione al momento deve essere fatta tramite comandi ARM. Questa nuova possibilità consente di avere una maggiore flessibilità e di ottenere un risparmio sui costi di retention a partire dai dati collazionati dal mese di ottobre (data di rilascio di questa funzionalità). Per maggiori dettagli è possibile consultare la documentazione ufficiale Microsoft.

Modifica al salvataggio dei dati di Service Map in Log Analytics

I dati relativi a Service Map, fino ad ora salvati nelle custom log tables ServiceMapComputer_CL e ServiceMapProcess_CL saranno spostati in specifici data types di Log Analytics. Queste nuove tabelle saranno chiamate VMComputer e VMProcess.

Azure Site Recovery

Nuovo Update Rollup

Per Azure Site Recovery è stato rilasciato l’Update Rollup 41 che risolve diverse problematiche e introduce alcuni miglioramenti. I relativi dettagli e la procedura da seguire per l’installazione è consultabile nella KB specifica.

Aggiornamento per Windows servicing stack e SHA-2

Per l’Azure Site Recovery Mobility agent è stato rilasciato un aggiornamento specifico necessario per abilitare il supporto di Windows servicing stack e SHA-2.

Disponibilità in nuove regions

Azure Site Recovery è ora disponibile nelle region di “Norway East” e “Norway West”. Per consultare la disponibilità del servizio in tutte le region Azure è possibile consultare questo documento.

Azure Backup

Supporto per dischi fino a 32 TB

Per Azure Backup è stato annunciato il supporto per dischi Managed di grandi dimensioni, fino a 32 TB. Per maggiori informazioni a riguardo è possibile consultare questo articolo.

System Center Configuration Manager

Nuovi rilasci per il Technical Preview Branch

Per Configuration Manager è stato rilasciato l’update 1910 che tra le principali novità prevede la possibilità di effettuare il deploy e la gestione di Microsoft Edge. Grazie a questa integrazione è anche possibile gestire facilmente il deploy delle nuove versioni di Microsoft Edge dal channel beta (aggiornato ogni 6 settimane) e dal channel Dev (aggiornato settimanalmente).

Per verificare i dettagli riguardanti le novità incluse in questi aggiornamenti è possibile consultare questo documento.

Si ricorda che i rilasci nel Technical Preview Branch consentono di valutare in anteprima le nuove funzionalità di SCCM ed è consigliato applicare questi aggiornamenti solo in ambienti di test.

Valutazione di Azure e System Center

Per testare e valutare in modo gratuito i servizio offerti da Azure è possibile accedere a questa pagina, mentre per provare i vari componenti di System Center è necessario accedere all’Evaluation Center e, dopo essersi registrati, è possibile avviare il periodo di trial.

Azure management services e System Center: novità di Settembre 2019

Anche nel mese di settembre sono state annunciate da parte di Microsoft novità riguardanti gli Azure management services e System Center. La nostra community pubblica mensilmente questo riepilogo per fornire una panoramica complessiva di queste novità. In questo modo è possibile rimanere sempre aggiornati su tali argomenti ed avere i riferimenti necessari per condurre ulteriori approfondimenti.

Azure Site Recovery

Nuovo Update Rollup

Per Azure Site Recovery è stato rilasciato l’Update Rollup 40 che risolve diverse problematiche e introduce alcuni miglioramenti. I relativi dettagli e la procedura da seguire per l’installazione è consultabile nella KB specifica.

Azure Backup

Supporto per dischi fino a 30 TB

Per Azure Backup è stato annunciato il supporto in public preview per dischi Managed di grandi dimensioni, fino a 30TB. Per maggiori informazioni a riguardo è possibile consultare questo articolo.

System Center

Nuovo Update Rollup per System Center 2016

Microsoft ha rilasciato l’Update Rollup 8 (UR8) per System Center 2016. Si tratta del secondo update rollup dell’anno e include aggiornamenti per i seguenti prodotti, prevalentemente rivolti alla risoluzione di problematiche:

System Center Configuration Manager

Nuovi rilasci per il Technical Preview Branch

Per Configuration Manager è stato rilasciato l’update 1909 che tra le principali novità prevede la possibilità di creare dei gruppi di orchestrazione, per meglio controllare il deployment dei software updates. Gli Orchestration Groups sono pensati per dare una maggiore flessibilità in fase di aggiornamento dei dispositivi, prevedendo anche la possibilità di eseguire degli script PowerShell prima e dopo la fase di update deployment.

Per verificare i dettagli riguardanti le novità incluse in questi aggiornamenti è possibile consultare questo documento.

Si ricorda che i rilasci nel Technical Preview Branch consentono di valutare in anteprima le nuove funzionalità di SCCM ed è consigliato applicare questi aggiornamenti solo in ambienti di test.

Valutazione di Azure e System Center

Per testare e valutare in modo gratuito i servizio offerti da Azure è possibile accedere a questa pagina, mentre per provare i vari componenti di System Center è necessario accedere all’Evaluation Center e, dopo essersi registrati, è possibile avviare il periodo di trial.