Archivi categoria: Azure Automation

Azure Management services: le novità di Giugno 2020

Nel mese di giugno sono state annunciate, da parte di Microsoft, un numero considerevole di novità riguardanti gli Azure management services. La nostra community, tramite questi articoli rilasciati mensilmente, vuole fornire una panoramica complessiva delle principali novità del mese, in modo da rimanere sempre aggiornati su questi argomenti ed avere i riferimenti necessari per effettuare maggiori approfondimenti.

Il diagramma seguente mostra le diverse aree relative al management, che sono contemplate in questa serie di articoli, per poter rimanere aggiornati su questi temi ed effettuare al meglio il deployment ed il mantenimento delle applicazioni e delle risorse.

Figura 1 – Overview dei Management services in Azure

Monitor

Azure Monitor

Nuova versione dell’agente per sistemi Linux

Questo mese è stata rilasciata una nuova versione dell’agente di Log Analytics per sistemi Linux. Oltre a risolvere una serie di bug, sono state introdotte le seguenti novità:

  • Supporto per Red Hat Enterprise Linux 8 (nota: requisiti specifici riguardanti python)
  • Supporto per Azure Arc per servers
  • FIPS compliance
  • Extension package protetto con firma
  • Ingestion rate limiting per per evitare il degrado del servizio in caso di volume di dati estremamente elevato da parte di un agente
  • Deprecazione del supporto a 32-bit (1.12.15-0 è l’ultima release che supporta 32-bit)
  • Nuove versioni dei componenti auoms e OMI

Azure Monitor per VMs sui server Arc Enabled (preview)

Azure Monitor per VM consente di avere un sistema di monitor in grado di fornire una visione globale sui sistemi, fornendo le informazioni relative alle prestazioni delle macchine virtuali e alle varie dipendenze. Questo servizio è disponibile per VMs in Azure, Azure scale sets e VM on-premise. Azure Monitor ora può sfruttare Azure Arc per raggiungere i workload on-premises. Sebbene oggi sia possibile monitorare VMs non di Azure anche senza Azure Arc, l’utilizzo di questa integrazione consente di rilevare e gestire automaticamente gli agenti nelle VM. Una volta integrati, i server abilitati ad Azure Arc si adatteranno perfettamente alle viste esistenti del portale Azure insieme alle macchine virtuali presenti in Azure e agli Azure scale sets.

Azure Monitor per Containers per Azure Arc (preview)

Azure Monitor per Containers ha esteso il supporto del monitor per i cluster Kubernetes ospitati su Azure Arc (attualmente in anteprima), offrendo funzionalità simili al monitor del servizio AKS (Azure Kubernetes).

Supporto per il monitor dei Key Vault (preview)

In Azure Monitor è stata introdotta la possibilità di effettuare il monitor di Azure Key Vault ed avere una vista unificata con le prestazioni, le richieste, gli errori e le latenza di questo componente.

Monitor degli Azure Load Balancer usando Azure Monitor for Networks

Azure Monitor for Networks consente ora di monitorare l’integrità ed effettuare un’analisi della configurazione degli Azure Load Balancer. All’interno della soluzione sono presenti delle mappe topologiche per tutte le configurazioni dei Load Balancer e delle dashboard di integrità per i Load Balancer di tipologia standard, opportunamente configurati per la raccolta delle metriche.
Grazie a questa nuova funzionalità vengono estese le capacità di monitor del networking di Azure. La soluzione diventa quindi più completa e consente una rapida localizzazione dei guasti.

Configure

Azure Automation

Aggiornati i record DNS per Azure Automation

Per supportare le nuove funzionalità di Azure Automation, come gli Azure private link, sono stati aggiornati i relativi URL. Invece di URL specifici per region, ora gli URL sono specifici per account. I vecchi URL di Azure Automation rimangono comunque funzionanti per fornire il tempo necessario per la migrazione. Per maggiori informazioni a riguardo è possibile fare riferimento a questo documento.

Protect

Azure Backup

Rilasciato l’Update Rollup 1 per Microsoft Azure Backup Server (MABS) v3

Per Azure Backup Server v3 è stato rilasciato l’Update Rollup 3, che introduce le seguenti principali novità:

  • Offline Backup utilizzando Azure Data Box (in private preview): grazie all’integrazione con Microsoft Azure Data Box, i clienti che utilizzano MABS sono in grado di affrontare la sfida di spostare tera byte di dati di backup dall’archiviazione locale verso Azure. L’esperienza dell’utente per questa funzionalità è coerente con DPM 2019 e l’agente MARS.
  • Protezione per Azure VMware Solution. Recentemente Microsoft ha annunciato la soluzione Azure VMware (AVS) che consente ai clienti di estendere oppure di migrare completamente i sistemi VMware locali in Azure. Grazie a questo aggiornamento è possibile utilizzare MABS per proteggere le macchine virtuali distribuite con la soluzione VMware di Azure.
  • Backup più rapidi con tiered storage tramite SSD. MABS v3 UR1 introduce miglioramenti al processo di backup che, adottando tiered storage, permette di effettuare backup più rapidi fino al 50-70%. Utilizzando una piccola percentuale (4% dello storage complessivo) di storage SSD come un volume tiered in combinazione con dischi HDD,si ottengono prestazioni nettamente migliori.
  • Migliori prestazioni nel backup di sistemi VMware. MABS consente di proteggere le macchine virtuali VMware. Con questo aggiornamento tutti i processi di backup macchine virtuali VMWare, all’interno di un singolo gruppo di protezione, vengono ora eseguiti in parallelo, portando a backup delle VMs più rapidi fino al 25%. Inoltre, questo aggiornamento offre anche la possibilità di escludere dai backup un specifico disco di una VM VMware.
  • Supporto per la protezione di volumi ReFS. Con questo aggiornamento, è possibile utilizzare MABS per proteggere i volumi ReFS (con deduplica abilitata) e i carichi di lavoro (Windows Server, SQL Server, Exchange e SharePoint) distribuiti su volumi ReFS.
  • Supporto per un ulteriore livello di autenticazione nell’eliminazione dei backup online. Con MABS v3 UR1 viene richiesto di inserire un PIN di sicurezza quando si eseguono operazioni di arresto della protezione con cancellazione dei dati.
  • Deprecato l’agente di protezione a 32 bit. Con il rilascio dell’UR1 per MABS v3, il supporto per la protezione di carichi di lavoro a 32 bit è deprecato. Dopo l’installazione dell’UR1 non sarà possibile proteggere alcuna origine dati a 32 bit. Se esiste un agente di protezione a 32 bit, dopo l’installazione dell’UR1, questo viene disabilitato ed eventuali backup pianificati falliranno.

Azure Site Recovery

Nuovo Update Rollup

Per Azure Site Recovery è stato rilasciato l’Update Rollup 46 che risolve diverse problematiche e introduce alcuni miglioramenti. I relativi dettagli e la procedura da seguire per l’installazione è consultabile nella KB specifica.

Migrate

Azure Migrate

Assessment dei server importati in Azure Migrate

In Azure Migrate è stata introdotta la possibilità di effettuare l’assessment dei server importati tramite un file CSV, senza la necessità di dover distribuire un’appliance. Questo sistema risulta utile se si vuole fare una rapida valutazione preliminare oppure se si è in attesa di distribuire l’appliance di Azure Migrate. Risulta inoltre possibile eseguire un assessment basato sulle performance specificando i valori di utilizzo dei sistemi nel file CSV.

Azure Migrate server assessment tool: supporto per la migrazione verso Azure VMware Solution (Preview)

Azure Migrate ha introdotto il supporto per gestire la migrazione verso Azure VMware Solution (Preview), offrendo un’ulteriore opzione per pianificare la migrazione verso Azure. Utilizzando Azure Migrate server assessment tool è possibile analizzare i workload on-premises per effettuare la migrazione verso la soluzione VMware di Azure, valutandone l’idoneità, pianificando i costi, calcolando il ridimensionamento in base alle prestazioni e considerando le dipendenze applicative.

Supporto di credenziali multiple per il discovery dei server fisici (preview)

Azure Migrate ha incluso la possibilità di specificare più credenziali per il discovery e l’assessment dei server fisici. Inoltre, il numero di server che è possibile rilevare per ogni singola appliance è stato aumentato da 250 a 1.000. L’appliance per server fisici può essere installata su un server esistente e può anche essere utilizzata per il discovery e l’assessment delle macchine virtuali se non si ha l’accesso all’hypervisor, nonché per macchine virtuali presenti in altri ambienti cloud.

Valutazione di Azure

Per testare e valutare in modo gratuito i servizi offerti da Azure è possibile accedere a questa pagina.

Azure management services e System Center: novità di Marzo 2020

Nel mese di marzo ci sono state diverse novità annunciate da parte di Microsoft riguardanti gli Azure management services e System Center. In questo riepilogo, che riportiamo con cadenza mensile, vengono elencati i principali annunci, accompagnati dai riferimenti necessari per poter effettuare ulteriori approfondimenti in merito.

Azure Monitor

Integrazione con Azure Security Center

In Azure Security Center (ASC) è stata introdotta l’integrazione con Azure Monitor. Infatti in ASC è stata messa a disposizione la possibilità di esportazione continua verso un workspace di Log Analytics. Grazie a questa funzionalità è possibile configurare alert rules di Azure Monitor a fronte di raccomandazioni ed alert esportati da Security Center. Ne consegue che sarà possibile attivare action group per ottenere scenari di automazione supportati da Azure Monitor.

Disponibilità del servizio Azure Monitor for VMs

In Azure monitor è stato rilasciato il servizio che consente di effettuare il monitor delle macchine virtuali, chiamato Azure Monitor for VMs. Questo servizio analizza i dati di performance e lo stato delle macchine virtuali, effettua il monitor dei processi installati e ne esamina le relative dipendenze.

Il servizio Azure Monitor for VMs è suddiviso secondo tre differenti prospettive:

  • Health: i componenti logici presenti a bordo delle macchine virtuali vengono valutati secondo specifici criteri pre-configurati, generando alert quando si verificano determinate condizioni.
  • Performance: vengono riportati i dati principali di performance, provenienti dal sistema operativo guest.
  • Map: viene generata una mappa con le interconnessioni presenti tra vari componenti che risiedono su sistemi differenti.

Tale soluzione può essere utilizzata su macchine virtuali Windows e Linux, indipendentemente dall’ambiente in cui esse risiedono (Azure, on-premises oppure presso altri cloud provider).

Nuova versione dell’agente per sistemi Windows e Linux

Questo mese è stata rilasciata una nuova versione dell’agente di Log Analytics per sistemi Windows e per sistemi Linux. In entrambi i casi vengono introdotti diversi miglioramenti e una maggiore stabilità.

SHA-2 signing per l’agente di Log Analytics

L’agente Log Analytics per Windows inizierà a imporre la firma SHA-2 a partire dal 18 maggio 2020. Questa modifica richiede un’azione nel caso si esegua l’agente su una versione del sistema operativo legacy (Windows 7, Windows Server 2008 R2 oppure Windows Server 2008) . I clienti che si trovano in questa condizione devono applicare gli aggiornamenti e le patch più recenti su questi sistemi operativi prima del 18 maggio 2020, altrimenti i loro agenti smetteranno di inviare dati verso i workspace di Log Analytics. Saranno interessati da questo cambiamento i seguenti servizi Azure: Azure Monitor, Azure Automation, Azure Update Management, Azure Change Tracking, Azure Security Center, Azure Sentinel, Windows Defender ATP.

Azure Site Recovery

Nuovo Update Rollup

Per Azure Site Recovery è stato rilasciato l’Update Rollup 45 che risolve diverse problematiche e introduce alcuni miglioramenti. I relativi dettagli e la procedura da seguire per l’installazione è consultabile nella KB specifica.

Azure Backup

Azure Backup Report

In Azure Backup è stata annunciato il rilascio della soluzione Azure Backup Report. Si tratta di uno strumento disponibile nel portale Azure che mette a disposizione dei report per rispondere a molte domande sull’andamento dei backup, tra le quali: “Quali elementi di backup consumano più spazio di archiviazione?”, “Quali macchine hanno avuto costantemente comportamenti anomali di backup?”, “Quali sono le principali cause di errore del processo di backup?”. I report forniscono informazioni in modo trasversale tra tipologie di workload differenti, vaults, subscriptions, regions e tenants. Anche per questo strumento è garantito il supporto di Windows Server 2008, per facilitare le operazioni di migrazione dei sistemi on-premises basati su Windows Server 2008 verso Azure, processo grazie al quale è possibile continuare ad ottenere le patch di security.

Azure Automation

Disponibilità in nuove regions

Azure Automation è ora disponibile in preview nelle region di ” US Gov Arizona”.

Valutazione di Azure e System Center

Per testare e valutare in modo gratuito i servizi offerti da Azure è possibile accedere a questa pagina, mentre per provare i vari componenti di System Center è necessario accedere all’Evaluation Center e, dopo essersi registrati, è possibile avviare il periodo di trial.

Azure Firewall: l’automazione per gestirne il backup

Azure Firewall è la soluzione di firewall-as-a-service presente nel cloud pubblico di Microsoft, che consente di mettere in sicurezza le risorse presenti nelle Virtual Network di Azure e di governare i relativi flussi di rete. In questo articolo viene riportato un meccanismo ideato per fare il backup schedulato della configurazione di questo componente utilizzando il servizio Azure Automation.

Azure Firewall è una soluzione che sempre più spesso viene utilizzata nelle architetture Azure, per i vantaggi che offre rispetto alle soluzioni firewall di vendor di terze parti e grazie ad un costante arricchimento delle funzionalità offerte. Dal momento in cui viene adottato, questo servizio diventa il centro di governo del networking vostro ambiente Azure e conterrà diverse regole per gestire in modo completo il traffico di rete. Diventa pertanto fondamentale disporre di una strategia che consenta di ripristinare la configurazione del servizio in tempi rapidi. Il servizio al momento non dispone in modo integrato di una funzionalità per farne il backup completo in modo periodico. Per questa ragione ho realizzato un runbook in Azure Automation che effettua il backup dell’Azure Firewall su un blob storage account di Azure.

Si riporta la procedura per attivare l’esecuzione del backup periodico della configurazione tramite questa metodologia.

Prerequisiti

Qualora non si disponga di un Azure Automation Account è necessario procedere con la relativa creazione:

Figura 1 – Creazione Azure Automation Account

Risulta inoltre necessario disporre di un blob storage account sul quale saranno salvati i backup dell’Azure Firewall.

Figura 2 – Creazione blob storage account

Nelle impostazioni firewall dello storage account è necessario abilitare l’exception “Allow trusted Microsoft services to access this storage account”.

Sullo storage account è inoltre possibile valutare la creazione di policy che consentono di prevenire la cancellazione dei backup.

Configurazione moduli in Azure Automation

Azure Automation supporta la possibilità di utilizzare il modulo Azure Powershell Az nei runbooks. Il modulo AZ non è al momento importato automaticamente negli Automation Accounts. Per questa ragione è necessario procedure con la relativa configurazione come descritto da questo documento Microsoft, nello specifico seguendo la procedura in seguito riportata.

Figura 3 – Avvio procedura di aggiunta moduli

 

Figura 4 – Selezione dei moduli necessari e avvio del processo di import

Questi i moduli necessari per questa automation:

Figura 5 – Moduli necessari

Import e pubblicazione del runbook

Lo step successivo prevede la creazione del Runbook in Azure Automation:

Figura 6 – Creazione del Runbook

Il codice del runbook è possibile trovarlo in questa pagina GitHub. Una volta creato il runbook è opportuno procedere con la relativa pubblicazione.

Figura 7 – Pubblicazione del Runbook.

Schedulazione del runbook

Come ultimo step è opportuno schedulare l’esecuzione periodica del runbook.

Figura 8 – Creazione della schedulazione

 

Figura 9 – Aggiunta della schedulazione al runbook

 

Figura 10 – Configurazione dei parametri richiesti dal runbook

I backup in formato JSON della configurazione di Azure Firewall vengono salvati automaticamente nello storage account indicato e vengono mantenuti per il numero di giorni espresso nel parametro “RetentionDays”.

Figura 11 – Backup di Azure Firewall all’interno del container

Ripristino della configurazione

Nel caso sia necessario ripristinare la configurazione di Azure Firewall è sufficiente fare il deploy del file JSON nel resource group specifico, utilizzando il comando seguente:

New-AzResourceGroupDeployment -name “RestoreAzureFirewall” -ResourceGroupName “AFW-RGNamexxx” -TemplateFile “.xxx-afwxxxxx.json”

 

Conclusioni

Grazie all’adozione di questa automazione è possibile effettuare il backup dell’Azure Firewall su un blob storage account di Azure. Tutto ciò risulta particolarmente utile e strategico in caso di modifica errata delle regole oppure se avviene una cancellazione parziale o totale della configurazione di Azure Firewall, che può essere accidentale oppure svolta da persone non autorizzate.

Azure management services e System Center: novità di Luglio 2019

Microsoft annuncia in modo costante novità riguardanti gli Azure management services e System Center. Come di consueto la nostra community rilascia questo riepilogo mensile che consente di avere una panoramica complessiva delle principali novità del mese, in modo da rimanere sempre aggiornati su questi argomenti ed avere i riferimenti necessari per condurre ulteriori approfondimenti.

Azure Log Analytics

Disponibilità in nuove regions
Azure Log Analytics è ora possibile attivarlo anche in queste nuove regions: South Africa North, Brazil South, UK West e North Central US.

Nuove possibilità di ricerca in Azure Monitor Log

Azure Monitor Log ha introdotto la possibilità di consultare i log direttamente sulle specifiche risorse Azure, consentendo in questo modo la possibilità di filtrarli con maggiore semplicità sulla risorsa. I log vengono inoltre aggregati da tutti i workspace che contengono log associati a quella specifica risorsa.

Novità nell’interfaccia

Nel mese di luglio sono state apportate diverse novità nell’interfaccia di Log Analitycs, riportate nel dettaglio in questo articolo.

Azure Automation

Azure Update Management: targeting per macchine non in Azure

In Azure Update Management è stata introdotta la funzionalità che consente il targeting dinamico, con sistemi non in ambiente Azure, per le distribuzioni di patch. Le macchine non in ambiente Azure possono essere aggiunte dinamicamente alle distribuzioni di patch in base ai criteri specificati in una ricerca salvata in Log Analytics.

Azure Site Recovery

Introdotto il supporto per dischi di dimensione fino a 8 TB

In Azure Site Recovery è ora possibile proteggere dischi dati di dimensione fino a 8 TB. Questa funzionalità è disponibile per tutte le macchine virtuali di Azure con managed disk ed anche per tutte le macchine on-premises che vengono replicate su dischi managed.

System Center Configuration Manager

Nuovo rilascio per il Technical Preview Branch

Per Configuration Manager è stato rilasciato l’update 1907 che tra le principali novità prevede la possibilità di effettuare ricerche nel Task Sequence Editor, utile in presenza di Task Sequence particolarmente articolate.

Per verificare i dettagli riguardanti le novità incluse in questo aggiornamento è possibile consultare questo documento.

Si ricorda che i rilasci nel Technical Preview Branch consentono di valutare in anteprima le nuove funzionalità di SCCM ed è consigliato applicare questi aggiornamenti solo in ambienti di test.

Desktop Analytics disponibile in Public Preview

La soluzione Desktop Analytics è disponibile in anteprima pubblica. Si tratta di uno strumento in grado di fornire informazioni utili e mettere a disposizione le automazioni necessarie per mantenere aggiornato il parco macchine Windows. L’integrazione possibile di Desktop Analytics con System Center Configuration Manager, aggiunge il valore dato da una soluzione cloud all’infrastruttura locale.

Rilasciata la versione 1906 per il Current Branch

Molte sono le novità introdotte in questa versione rivolte ad arricchire e migliorare diverse funzionalità della soluzione. La principale novità è sicuramente l’integrazione con Desktop Analytics. Per ottenere la lista completa delle nuove funzionalità introdotte con questa build, è possibile consultare questo documento ufficiale. Il passaggio alla versione 1906 è possibile farlo seguendo la checklist di installazione, al termine della quale è opportuno proseguire con la checklist post-update.

Valutazione di Azure e System Center

Per testare e valutare in modo gratuito i servizio offerti da Azure è possibile accedere a questa pagina, mentre per provare i vari componenti di System Center è necessario accedere all’Evaluation Center e, dopo essersi registrati, è possibile avviare il periodo di trial.

Azure management services e System Center: novità di Aprile 2019

Microsoft annuncia in modo costante novità riguardanti gli Azure management services e System Center. La nostra community rilascia con cadenza mensile questo riepilogo che consente di avere una panoramica complessiva delle principali novità del mese corrente, in modo da rimanere sempre aggiornati su questi argomenti ed avere i riferimenti necessari per condurre eventuali approfondimenti.

Azure Log Analytics

Agente

Questo mese la nuova versione dell’agente di Log Analytics per sistemi Linux risolve importanti bug e ne migliora la stabilità. Per ottenere la versione aggiornata dell’agente Log Analytics è possibile accedere alla pagina ufficiale GitHub.

Figura 1 – Novità della nuova versione dell’agente di Log Analytics

Disponibilità in nuove region

La disponibilità di Azure Log Analytics è stata estesa in altre tre nuove regions: France Central, Korea Central, e North Europe. Inoltre risulta attivabile in preview nelle seguenti regions: Central US, East US 2, East Asia, West US e South Central US.

Azure Automation

Nuove funzionalità in Azure Update Management

In Azure Update Management è stata aggiunta la possibilità di avere come target dei patch deployment dei gruppi di macchine virtuali, generati da delle query che si basano sui concetti nativi di Azure (come ad esempio resource group, location, e tags). La macchine virtuale potranno essere aggiunte in modo dinamico ai patch deployment esistenti sulla base di criteri definiti.

System Center Configuration Manager

Fine del supporto per SCCM 2007 e FEP 2010

Si ricorda che il supporto per System Center Configuration Manager 2007 e Forefront Endpoint Protection (FEP) 2010 terminerà il 9 Luglio 2019. In seguito a questa data saranno interrotti da parte di Microsoft: aggiornamenti (security e non), supporto assistito e per FEP non saranno più rilasciate firme antivirus ed engine aggiornati. Per coloro che stanno utilizzando questi prodotti è giunto il momento di valutare il passaggio all’ultima versione di SCCM.

Nuovi rilasci per il Technical Preview Branch

Rilasciata la versione 1903 

Per Configuration Manager è stato rilasciato l’update 1903 e tra le varie novità spicca la possibilità di utilizzare un nuovo strumento per la stima dei costi per il deployment del cloud management gateway.

Figura 2 – SCCM Clooud Cost Estimator

Per tutti i dettagli riguardanti le novità incluse in queste release è possibile consultare questo documento.

Rilasciata la versione 1904

Per Configuration Manager è stato rilasciato anche l’update 1904 che include nuove dashboard per individuare i dispositivi pronti per essere aggiornati a Office 365 ProPlus.

Per verificare i dettagli riguardanti le novità incluse in questo aggiornamento è possibile consultare questo documento.

Si ricorda che i rilasci nel Technical Preview Branch consentono di valutare in anteprima le nuove funzionalità di SCCM ed è consigliato applicare questi aggiornamenti solo in ambienti di test.

System Center Operations Manager

Supporto di Windows Server 2012 per SCOM 2019

In seguito al rilascio di SCOM 2019, Microsoft ha deciso di modificare gli statement di supporto per consentire il monitor anche dei sistemi Windows Server 2012. Per verificare l’elenco completo dei requisiti di sistema per System Center Operations Manager 2019 è possibile consultare questo documento.

Valutazione di Azure e System Center

Per testare e valutare in modo gratuito i servizio offerti da Azure è possibile accedere a questa pagina, mentre per provare i vari componenti di System Center è necessario accedere all’Evaluation Center e, dopo essersi registrati, è possibile avviare il periodo di trial.

Azure management services e System Center: novità di Febbraio 2019

Il mese di Febbraio è stato ricco di novità e diversi sono gli aggiornamenti che hanno interessato gli Azure management services e System Center. In questo articolo vengono riepilogati per avere una panoramica complessiva delle principali novità del mese, in modo da rimanere sempre aggiornati su questi argomenti ed avere i riferimenti necessari per condurre ulteriori approfondimenti.

Azure Monitor

Multi-resource support per metric alerts

Grazie a questa nuova funzionalità è possibile configurare una singola metric alert rule per monitorare:

  • Una lista di macchine virtuali in una region Azure.
  • Tutte le macchine virtuali in uno o più resource groups in una region Azure.
  • Tutte le macchine virtuali di una subscription, presenti in una determinata region Azure.

Azure Automation

Il runbook Update Azure Modules è open source

Azure Automation consente di aggiornare i moduli Azure Powershell importati in un automation account con le ultime versioni disponibili presenti nella PowerShell Gallery. Tale possibilità viene fornita tramite l’action Update Azure Modules presente nella pagina Modules dell’Automation Account, ed è implementata tramite un runbook nascosto. Al fine di migliorare le attività di diagnostica e troubleshooting e di fornire la possibilità di personalizzazione del modulo, questo è stato reso open source.

Supporto per il modulo Azure PowerShell Az

In Azure Automation è stato introdotto il supporto per il modulo PowerShell Az, grazie al quale è possibile utilizzare i moduli Azure aggiornati all’interno dei runbook, per gestire i vari servizi Azure.

Azure Log Analytics

Nuova versione dell’agente per Linux

Questo mese la nuova versione dell’agente OMS per sistemi Linux risolve un bug specifico in fase di installazione. Per ottenere la versione aggiornata dell’agente OMS è possibile accedere alla pagina ufficiale GitHub.

Disponibilità in nuove region di Azure

Risulta possibile attivare un workspace di Log Analytics anche nelle region Azure di West US 2, Australia East e Australia Central. In questo modo i dati vengono mantenuti e processati in queste region.

Azure Site Recovery

Nuovo Update Rollup

Per Azure Site Recovery è stato rilasciato l’Update Rollup 33 che introduce nuove versioni per i seguenti componenti:

  • Microsoft Azure Site Recovery Unified Setup (versione 9.22.5109.1): utilizzato per scenari di replica da VMware verso Azure.
  • Microsoft Azure Site Recovery Provider (versione 5.1.3900.0): utilizzato per scenari di replica da Hyper-V verso Azure oppure verso un secondary site.
  • Microsoft Azure Recovery Services Agent (versione 2.0.9155.0): utilizzato per scenari di replica da Hyper-V verso Azure.

L’installazione di questo update rollup è possibile su tutti i sistemi con installato Microsoft Azure Site Recovery Service Provider, includendo:

  • Microsoft Azure Site Recovery Provider per System Center Virtual Machine Manager (3.3.x.x).
  • Microsoft Azure Site Recovery Hyper-V Provider (4.6.x.x).
  • Microsoft Azure Site Recovery Provider (5.1.3500.0) e versioni successive.

L’Update Rollup 33 per Microsoft Azure Site Recovery Unified Setup si applica a tutti i sistemi che hanno installato la versione 9.17.4860.1 o successive.

Per ottenere maggiori informazioni sulle problematiche risolte, sugli improvements dati da questo Update Rollup e per ottenere la procedura da seguire per la relativa installazione è possibile consultare la KB specifica 4489582.

Protezione di cluster Storage Space Direct

In Azure Site Recovery (ASR) è stato introdotto, con l’Update Rollup 33, anche il supporto per la protezione di cluster Storage Space Direct, utilizzati per realizzare Guest Cluster in ambiente Azure.

Azure Backup

In Azure Backup è stata rilasciata la funzionalità di Instant Restore per le macchine virtuali presenti su Azure, che consente di effettuare il recovery di VMs utilizzando le snapshots archiviate. Inoltre viene data la possibilità all’amministratore di configurare i tempi di retention delle snapshot nelle policy di backup (da uno a cinque giorni, il default è due giorni). Questo consente di aumentare il controllo sulla protezione delle proprie risorse, adattandola su specifiche esigenze e in base alla criticità delle stesse.

Figura 1 – Periodo di retention delle snapshot

System Center Configuration Manager

Rilasciate le versioni 1902 e 1902.2 per il Technical Preview Branch

Tra le principali novità di queste release troviamo la possibilità di gestire in modo più efficace le notifiche di riavvio sui sistemi gestiti da Configuration Manager.

Per tutti i dettagli riguardanti le novità incluse in queste release è possibile consultare questo documento. Si ricorda che i rilasci nel Technical Preview Branch consentono di valutare in anteprima le nuove funzionalità di SCCM ed è consigliato applicare questi aggiornamenti solo in ambienti di test.

System Center Operations Manager

Management Packs

In seguito, si riportano le novità riguardanti i seguenti Management Pack di SCOM:

  • Microsoft System Center 2016 Management Pack per Microsoft Azure version 1.6.0.7
  • Microsoft System Center Management Pack per SQL Server 2017+ Reporting Services version 7.0.12.0
  • Log Analytics Management Pack per SCOM 1801 versione 7.3.13288.0 e SCOM 2016 versione 7.2.12074.0
  • System Center Management Pack per Windows Server DNS versione 10.0.9.3

Valutazione di Azure e System Center

Per testare e valutare in modo gratuito i servizio offerti da Azure è possibile accedere a questa pagina, mentre per provare i vari componenti di System Center è necessario accedere all’Evaluation Center e, dopo essersi registrati, è possibile avviare il periodo di trial.

OMS e System Center: novità di Settembre 2018

Nel mese di settembre sono state annunciate, da parte di Microsoft, diverse novità riguardanti Operations Management Suite (OMS) e System Center. La nostra community rilascia mensilmente un riepilogo che consente di avere una panoramica complessiva delle principali novità del mese, in modo da rimanere costantemente aggiornati su questi argomenti e di disporre dei riferimenti necessari per condurre eventuali approfondimenti.

 

Operations Management Suite (OMS)

Azure Automation

In Azure Automation è stata introdotta la possibilità di importare (package in formato .whl, .tar o .gz), creare ed eseguire runbook in Python 2. Per questi runbook è previsto anche l’utilizzo delle risorse di Automation quali schedulazioni, variabili, connessioni e credenziali. La loro esecuzione può avvenire sia da Azure che tramite Hybrid Runbook Worker. Per approfondire questa nuova funzionalità è possibile consultare questo articolo.

Figura 1 – Import di un package Python 2

In Azure Update Manager sono state rilasciate queste nuove funzionalità:

Figura 2 – Pre/post deployment tasks

  • Dynamic groups (preview): consente di creare dei gruppi dinamici di Azure VMs come target per gli update deployments. Questi gruppi vengono definiti tramite query (basate su Subscription, Resource groups, Locations e Tags) e la membership viene calcolata all’avvio dell’update deployment.

Figura 3 – Dynamic groups

  • Update inclusion: permette di specificare la lista degli update inclusi, per controllare con esattezza quali update vengono applicati durante l’esecuzione del deployment.

Figura 4 – Update inclusion

 

Azure Backup

In Azure Backup è stato esteso il supporto per consentire la protezione di macchine virtuali che hanno collegati fino a 32 dischi. Il limite precedente era di 16 dischi.

 

System Center

System Center Configuration Manager

Rilasciata la versione 1809 per il branch Technical Preview di System Center Configuration Manager.

In questo rilascio vengono contemplati diversi miglioramenti riguardanti:

  • La funzionalità CMPivot. Si tratta di una nuova utility disponibile nella console di Configuration Manager in grado di fornire informazioni in tempo reale riguardanti i dispositivi connessi nel proprio ambiente. Su queste informazioni è possibile applicare dei filtri e dei raggruppamenti, per poi svolgere determinate azioni.
  • Product lifecycle dashboard.
  • Data warehouse.
  • Maintenance windows per i software updates.

Si ricorda che i rilasci nel Technical Preview Branch consentono di valutare in anteprima le nuove funzionalità di SCCM ed è consigliato applicare questi aggiornamenti solo in ambienti di test.

 

Rilasciata la versione 1808 per il Current Branch (CB) di System Center Configuration Manager. Tra le principali novità di questo aggiornamento emerge la possibilità di effettuare un rilascio graduale dei software update in modo automatico (Phased Deployment). Il pulsante che consente di configurare questa operazione è presente nei nodi della console All Software UpdatesAll Windows 10 Updates, e Office 365 Updates.

Figura 5 – Pulsante di creazione del Phased Deployment

 

In questo interessante articolo vengono riportati gli annunci fatti durante Microsoft Ignite 2018 riguardanti System Center Configuration Manager e Microsoft Intune.

 

System Center Operations Manager

Microsoft ha annunciato che il servizio cloud di Global Service Monitor (GSM) presente in SCOM ed utilizzato per monitorare la disponibilità delle applicazioni web esterne da differenti location geografiche, sarà ritirato nel mese di novembre 2018. La raccomandazione è di utilizzare Azure Application Insights, che offre funzionalità avanzate di nuova generazione per il monitor delle applicazioni web. Per maggiori informazioni a riguardo è possibile consultare l’annuncio ufficiale Microsoft.

 

System Center Updates Publisher

Si segnala il rilascio di un update rollup per System Center Updates Publisher (SCUP) che risolve alcune importanti problematiche.

 

Valutazione di OMS e System Center

Si ricorda che per testare e valutare in modo gratuito Operations Management Suite (OMS) è possibile accedere a questa pagina e selezionare la modalità che si ritiene più idonea per le proprie esigenze.

Per provare i vari componenti di System Center è necessario accedere all’Evaluation Center e dopo essersi registrati è possibile avviare il periodo di trial.

OMS e System Center: novità di Agosto 2018

Nel mese di agosto sono state annunciate, da parte di Microsoft, un numero considerevole di novità riguardanti Operations Management Suite (OMS) e System Center. La nostra community rilascia mensilmente questo riepilogo che consente di avere una panoramica complessiva delle principali novità del mese, in modo da rimanere sempre aggiornati su questi argomenti ed avere i riferimenti necessari per condurre eventuali approfondimenti.

Operations Management Suite (OMS)

Azure Log Analytics

Come già annunciato nell’articolo La gestione di Log Analytics dal portale Azure Microsoft ha scelto di abbandonare il portale OMS, a favore del portale Azure. La data annunciata per il ritiro definitivo del portale OMS è il 15 gennaio 2019. Come conseguenza di questa scelta anche la creazione di nuovi workspace di Azure Log Analytics potrà essere effettuata solamente dal portale Azure. Tentando di creare un nuovo workspace dal vecchio portale OMS si verrà ridiretti al portale Azure per completare l’operazione. Non sono invece state apportate modifiche alle REST API e a PowerShell per la creazione dei workspace.

Anche il portale Advanced Analytics viene inglobato nel portale Azure. Al momento risulta possibile accedere a questo portale accedendo alla sezione Logs (preview) disponibile nel workspace di Log Analytics.

Figura 1 – Advanced Analytics disponibile nella sezione Logs (preview) dal portale Azure

 

Azure Automation

La gestione degli aggiornamenti tramite Azure Automation Update Management vede l’aggiunta di una nuova opzione per il deployment degli update. In fase di creazione o di modifica di un update deployment è ora presente l’opzione Reboot, che consente di controllare se e quando effettuare il riavvio dei sistemi. Per maggiori informazioni in merito è possibile consultare la documentazione tecnica ufficiale.

Figura 2 – Reboot option disponibile nell’update deployment

Nella funzionalità di Change Traking sono stati apportati i seguenti cambiamenti:

  • Per rilevare le modifiche ed effettuare l’inventory dei file in ambiente Windows è ora possibile utilizzare: ricorsione, wildcards, e variabili d’ambiente. In Linux è già presente da tempo il supporto per la ricorsione e i wildcards.
  • Per quanto riguarda le modifiche che avvengo nei file, sia in ambiente Windows che in ambiente Linux, è stata introdotta la possibilità di visualizzare il contenuto delle modifiche apportate.
  • Introdotta la possibilità di ridurre la frequenza con la quale vengono collezionati i servizi di Windows (la frequenza è espressa in secondi e va da un minimo di 10 secondi a un massimo di 30 minuti).

Agente

Questo mese la nuova versione dell’agente OMS per sistemi Linux risolve alcuni bug e introduce una versione aggiornata per diversi componenti core, che ne aumentano la stabilità, la sicurezza e migliorano il processo di installazione. Tra le varie novità viene introdotto il supporto per Ubuntu 18.04. Per ottenere la versione aggiornata dell’agente OMS è possibile accedere alla pagina ufficiale GitHub OMS Agent for Linux Patch v1.6.0-163. Nel caso l’agente OMS per sistemi Linux sia stato installato utilizzando l’Azure Extension e se è attivo il relativo update automatico, questo aggiornamento sarà installato in autonomia.

Figura 3 – Elenco Bug Fix e novità del nuovo agente OMS per Linux

 

Azure Site Recovery

Per Azure Site Recovery è stato rilasciato l’Update Rollup 27 che introduce nuove versioni per i seguenti componenti:

  • Microsoft Azure Site Recovery Unified Setup/Mobility agent (versione 9.18.4946.1): utilizzato per scenari di replica da VMware verso Azure.
  • Microsoft Azure Site Recovery Provider (versione 5.1.3550.0): utilizzato per scenari di replica da Hyper-V verso Azure oppure verso un secondary site.
  • Microsoft Azure Recovery Services agent (versione 2.0.9125.0): utilizzato per scenari di replica da Hyper-V verso Azure.

L’installazione di questo update rollup è consigliata in deployments dove sono presenti i componenti e le rispettive versioni in seguito riportate:

  • Unified Setup/Mobility agent versione 9.14.0000.0 o successiva.
  • Site Recovery Provider (with System Center VMM): version 3.3.x.x o successiva.
  • Site Recovery Provider (for replication without VMM): version 5.1.3100.0 o successiva.
  • Site Recovery Hyper-V Provider: version 4.6.x.x o successiva.

Per ottenere maggiori informazioni sulle problematiche risolte, sugli improvements dati da questo Update Rollup e per ottenere la procedura da seguire per la relativa installazione è possibile consultare la KB specifica 4055712.

 

In Azure Site Recovery è stato introdotto il supporto per abilitare scenari di disaster recovery Cross-subscription, per macchine virtuali IaaS, purché appartenenti allo stesso tenant Azure Active Directory. Questa funzionalità è molto utile perché spesso si hanno ambienti che utilizzano subscription Azure differenti, create principalmente per avere avere un maggior controllo dei costi. Grazie a questo nuovo supporto si possono raggiungere più facilmente i requisiti di business continuity creando piani di disaster recovery senza alterare la topologia delle subscription del proprio ambiente Azure.

Figura 4 – Configurazione replica VM verso una subscription target differente

 

Azure Site Recovery ora può integrarsi con Veritas Backup Exec Instant Cloud Recovery (ICR) con la versione di Backup Exec 20.2. Utilizzando ICR, gli utenti di Backup Exec sono in grado di configurare la replica delle VMs on-premises verso Azure e di azionare facilmente il proprio paino di DR in caso di necessità, riducendo il Recovery Point Objective (RPO) e il Recovery Time Objective (RTO). Instant Cloud Recovery richiede la presenza di una subscription Azure e supporta macchine virtuali VMware ed Hyper-V. Per ulteriori dettagli e riferimenti è possibile consultare l’annuncio specifico.

Azure Backup

In questo interessante articolo viene riportata la procedura per monitorare tutti i workloads protetti da Azure Backup utilizzando Log Analytics.

System Center

System Center Configuration Manager

Rilasciata la versione 1806 per il Current Branch (CB) di System Center Configuration Manager che introduce nuove funzionalità e importanti miglioramenti nel prodotto.

Tra le principali novità di questo aggiornamento emerge la nuova funzionalità chiamata CMPivot. Si tratta di una nuova utility disponibile nella console di Configuration Manager in grado di fornire informazioni in tempo reale riguardanti i dispositivi connessi nel proprio ambiente. Su queste informazioni è possibile applicare dei filtri e dei raggruppamenti, per poi svolgere determinate azioni.

Figura 5 – Caratteristiche e benefici della funzionalità CMPivot

Per l’elenco completo delle nuove funzionalità introdotte in questa versione di Configuration Manager è possibile consultare l’annuncio ufficiale.

 

Rilasciata la versione 1808 per il branch Technical Preview di System Center Configuration Manager. Questo aggiornamento introduce la possibilità di effettuare un rilascio graduale dei software update in modo automatico. Il pulsante che consente di configurare questa operazione è riportato nella figura seguente e si trova nei nodi della console All Software Updates, All Windows 10 Updates, e Office 365 Updates.

Figura 6 – Pulsante di creazione del Phased Deployment

Per maggiori informazioni sulla configurazione dei Phased Deployments in Configuration Manager è possibile consultare la relativa documentazione tecnica Microsoft.

Vi ricordo che i rilasci nel Technical Preview Branch consentono di valutare in anteprima le nuove funzionalità di SCCM ed è consigliato applicare questi aggiornamenti solo in ambienti di test.

 

System Center Operations Manager

Rilasciata la versione aggiornata del Microsoft System Center 2016 Management Pack per Microsoft Azure (versione 1.5.20.18).

Si segnalano inoltre le seguenti novità:

 

Valutazione di OMS e System Center

Si ricorda che per testare e valutare in modo gratuito Operations Management Suite (OMS) è possibile accedere a questa pagina e selezionare la modalità che si ritiene più idonea per le proprie esigenze.

Per provare i vari componenti di System Center è necessario accedere all’Evaluation Center e dopo essersi registrati è possibile avviare il periodo di trial.

OMS e System Center: novità di Luglio 2018

Microsoft annuncia in modo costante novità riguardanti Operations Management Suite (OMS) e System Center. Come di consueto la nostra community rilascia questo riepilogo mensile che consente di avere una panoramica complessiva delle principali novità del mese, in modo da rimanere sempre aggiornati su questi argomenti ed avere i riferimenti necessari per condurre ulteriori approfondimenti.

Operations Management Suite (OMS)

Azure Log Analytics

La possibile integrazione di Azure Data Factory (ADF) con Azure Monitor consente di inviare le metriche di utilizzo verso Operations Management Suite (OMS). La nuova solution Azure Data Factory Analytics, disponibile nell’Azure marketplace, può fornire una panoramica sullo stato di salute del proprio Data Factory, consentendo di andare nel dettaglio delle informazioni raccolte. Questo può risultare molto utile in particolare per operazioni di troubleshooting. Risulta inoltre possibile collezionare le metriche provenienti da diverse data factories verso lo stesso workspace di OMS Log Analytics. Per i dettagli sulla configurazione necessaria per utilizzare questa solution, è possibile consultare la documentazione ufficiale.

Figura 1 – Overview della nuova solution Azure Data Factory Analytics

Nell’esecuzione delle query di Log Analytics è stata introdotta la possibilità di selezionare facilmente il workspace sul quale eseguire le interrogazioni:

Figura 2 – Selezione del workspace su cui effettuare le query di Log Analytics

La stessa possibilità è stata introdotta anche in Azure Application Insights Analytics. Tale funzionalità risulta utile in quanto in ogni query tab è possibile selezionare il workspace specifico, evitando di dover aprire Log Analytics in tab differenti del browser.

Nel caso vengano collezionati custom logs in Azure Log Analytics, è stata creata una categoria separata denominata “Custom Logs”, dove vengono raggruppati.

Figura 3 – Raggruppamento dei custom logs nella categoria specifica

Per i workspace di Log Analytics presenti nelle region di West Europe, East US, e West Central è stata annunciata la disponibilità in public preview dei Metric Alerts per i logs. I Metric alerts per i logs consentono di utilizzare i dati provenienti da Log Analytics come metriche di Azure Monitor. La tipologia dei log supportati è stata estesa e la lista completa è disponibile a questo indirizzo. Per ulteriori informazioni in merito è possibile consultare la documentazione ufficiale.

Azure Backup

In Azure Pricing Calculator, lo strumento ufficiale Microsoft per stimare i costi dei servizi Azure, è stata introdotta la possibilità di ottenere una stima più accurata dei costi di Azure Backup, consentendo di specificare il range di retention dei vari Recovery Point.

Figura 4 – Nuovi parametri per effettuare una stima più accurata dei costi di Azure Backup

 

Azure Site Recovery

Per Azure Site Recovery è stato rilasciato l’Update Rollup 26 che introduce nuove versioni per i seguenti componenti:

  • Microsoft Azure Site Recovery Unified Setup/Mobility agent (versione 9.17.4897.1): utilizzato per scenari di replica da VMware verso Azure.
  • Microsoft Azure Site Recovery Provider (versione 5.1.3400.0): utilizzato per scenari di replica da Hyper-V verso Azure oppure verso un secondary site.
  • Microsoft Azure Recovery Services agent (versione 2.0.9122.0): utilizzato per scenari di replica da Hyper-V verso Azure.

L’installazione di questo update rollup è consigliata in deployments dove sono presenti i componenti e le rispettive versioni in seguito riportate:

  • Unified Setup/Mobility agent versione 9.13.000.1 o successiva.
  • Site Recovery Provider versione 5.1.3000 o successiva.
  • Hyper-V Recovery Manager 3.4.486 o successiva.
  • Site Recovery Hyper-V Provider 4.6.660 o successiva.

Per ottenere maggiori informazioni sulle problematiche risolte, sugli improvements dati da questo Update Rollup e per ottenere la procedura da seguire per la relativa installazione è possibile consultare la KB specifica 4344054.

Azure Automation

Per quanto riguarda Azure Automation è stata introdotta la possibilità di configurare gli Hybrid Runbook Workers in modo che possano eseguire solamente runbook digitalmente firmati (l’esecuzione di runbook unsigned non andrà a buon fine). La procedura da seguire è riportata in questa sezione dell’articolo Microsoft.

System Center

In seguito al primo annuncio della Semi-Annual Channel release di System Center, avvenuto nel mese di febbraio con la versione 1801, questo mese è stata rilasciata la nuova update release, System Center 1807.

L’update release 1807 introduce nuove funzionalità per Virtual Machine Manager e Operations Manager, mentre per Data Protection Manager, Orchestrator e Service Manager contiene fix per problemi noti (includendo i bug fixes presenti nell’UR5 di System Center 2016, rilasciata in aprile).

Novità introdotte in Virtual Machine Manager 1807
  • Supports selection of CSV for placing a new VHD
  • Display of LLDP information for networking devices
  • Convert SET switch to logical switch
  • VMware host management: VMM 1807 supports VMware ESXi v6.5 servers in VMM fabric
  • Support for S2D cluster update
  • Support for SQL 2017
Novità introdotte in Operations Manager 1807
  • Configure APM component during agent install or repair
  • Linux log rotation
  • HTML5 Web console enhancements
  • Support for SQL Server 2017
  • Operations Manager and Service Manager console coexistence

Per maggiori informazioni a riguardo è possibile consultare la documentazione ufficiale Microsoft:

System Center 1807 è possibile scaricarlo dal System Center Evaluation Center.

Per tutti i prodotti System Center (DPM, SCORCH, SM, VMM e SCOM) è ora possibile aggiornare i deployment esistenti passando da SQL server 2016 a SQL server 2017.

Si ricorda infine che le release appartenenti al Semi-Annual Channel hanno un periodo di supporto di 18 mesi.

System Center Configuration Manager

Rilasciata la versione 1807 per il branch Technical Preview di System Center Configuration Manager. La novità principale presente in questo rilascio è l’introduzione del nuovo community hub, attraverso il quale è possibile condividere scripts, reports, configuration items ed altro, relativamente a Configuration Manager. Attraverso il community hub, accessibile dalla console di SCCM, è possibile introdurre nel proprio ambiente soluzioni messe a disposizione dalla community.

Tra le novità introdotte in questo rilascio troviamo inoltre:

  • Improvements to third-party software updates
  • Co-managed device activity sync from Intune
  • Approve application requests via email
  • Repair applications
  • Admin defined offline operating system image servicing drive
  • Improvements to run scripts

Si ricorda che i rilasci nel Technical Preview Branch consentono di valutare in anteprima le nuove funzionalità di SCCM ed è consigliato applicare questi aggiornamenti solo in ambienti di test.

System Center Operations Manager

Per poter configurare la connessione tra Operations Management Suite (OMS) e System center Operations Manager è necessario importare i seguenti nuovi management packs, specifici per versione:

Questa modifica ai MPs è stata resa necessaria per consentire la corretta comunicazione con le nuove APIs di OMS Log Analytics, introdotte in seguito allo spostamento verso il portale Azure di Log Analytics.

Figura 5 – Wizard di SCOM per l’onboarding di OMS

Si riporta la nuova wave dei management packs di System Center Operations Manager rilasciati per SQL Server, ora allineati alla versione 7.0.7.0:

Nel mese di Luglio sono inoltre stati rilasciati i seguenti Management Packs per software Open Source, versione 7.7.1129.0, che comprendono le seguenti novità:

Apache HTTP Server

  • Supports Apache HTTP Server version 2.2 and 2.4
  • Provides monitoring of busy and idle workers
  • Provides monitoring of resource usage – memory and CPU
  • Provides statistics for virtual hosts such as “Requests per Minute” and “Errors per Minute”
  • Provides alerting for SSL Certificate expiration

MySQL Server

  • Supports MySQL Server version 5.0, 5.1, 5.5, 5.6, and 5.7
  • Supports MariaDB Server version 5.5, and 10.0
  • Provides monitoring of databases
  • Provides monitoring of disk space usage for server and databases
  • Provides statistics for Key Cache, Query Cache, and Table Cache
  • Provides alerting for slow queries, failed connections, and full table scans

Sono stati inoltre rilasciati da parte di Microsoft i seguenti nuovi MPs:

  • MP per Active Directory Federation Services versione 0.2.0
  • MP per Active Directory Federation Services 2012 R2 versione 1.10172.1
  • MP per Microsoft Azure versione 5.20.18

Si segnala inoltre la nuova versione community (1807) del Management Pack di Azure, rilasciata da Daniele Grandini.

Valutazione di OMS e System Center

Si ricorda che per testare e valutare in modo gratuito Operations Management Suite (OMS) è possibile accedere a questa pagina e selezionare la modalità che si ritiene più idonea per le proprie esigenze.

Per provare i vari componenti di System Center è possibile accedere all’Evaluation Center e dopo essersi registrati è possibile avviare il periodo di trial.

OMS e System Center: novità di Maggio 2018

Rispetto a quanto siamo stati abituati a vedere nei mesi scorsi, nel mese di maggio, sono state annunciate da Microsoft un numero ridotto di novità riguardanti Operations Management Suite (OMS) e System Center. In questo articolo verranno riepilogate riportando i riferimenti necessari per effettuare ulteriori approfondimenti.

Operations Management Suite (OMS)

Log Analytics

Microsoft ha annunciato il ritiro, a partire dall’8 Giugno 2018, delle seguenti solution:

Questo significa che, a partire da questa data, non sarà più possibile aggiungerle nei workspaces di Log Analytics. Per coloro che le stanno attualmente utilizzando è opportuno tenere in considerazione che le solution continueranno a funzionare, ma verrà a mancare il relativo supporto e non saranno rilasciati nuovi aggiornamenti.

In questo articolo vengono riportate alcune importanti raccomandazioni che è opportuno seguire quando si utilizzano gli operatori “Summarize” e “Join” nelle query di Log Analytics e Application Insights. Si consiglia di adeguare la sintassi di eventuali query esistenti, che utilizzano questi operatori, per rispettare le specifiche riportate nell’articolo.

Security e Audit

Si segnala questo interessante articolo dove viene riportato come è possibile rilevare ed investigare attività anomale e potenzialmente malevole utilizzando Log Analytics ed Azure Security Center.

Azure Site Recovery

Microsoft ha annunciato che le seguenti versioni delle REST API di Azure Site Recovery saranno deprecate a partire dal 31 Luglio 2018:

  • 2014-10-27
  • 2015-02-10
  • 2015-04-10
  • 2015-06-10
  • 2015-08-10

Sarà quindi necessario utilizzare le API almeno della versione 2016-08-10 per interfacciarsi con Azure Site Recovery. Questo tipo di modifica non ha nessun impatto sul portale di Azure Site Recovery e sull’accesso alla soluzione tramite PowerShell.

System Center

System Center Orchestrator

Gli Integration Pack di Orchestrator, versione 7.3 per System Center 2016, sono stati rilasciati.
Il download può essere effettuato a questo indirizzo e include i seguenti componenti:

  • System Center 2016 Integration Pack per System Center 2016 Configuration Manager.
  • System Center 2016 Integration Pack per System Center 2016 Data Protection Manager.
  • System Center 2016 Integration Pack per System Center 2016 Operations Manager.
  • System Center 2016 Integration Pack per System Center 2016 Service Manager.
  • System Center 2016 Integration Pack per System Center 2016 Virtual Machine Manager.

Questi Integration Pack consentono di sviluppare delle automazioni, interfacciandosi direttamente anche con gli altri componenti di System Center. L’Integration Pack di System Center 2016 Operations Manager è stato rivisto per non richiedere più la presenza della console di Operations Manager per funzionare in modo corretto.

System Center Operations Manager

In seguito, si riportano gli aggiornamenti rilasciati per i Management Pack di Operations Manager:

  • Active Directory Federation Services versione 10.0.1.0
  • Active Directory Federation Services 2012 R2 versione 7.1.10100.1

System Center Service Management Automation

Service Management Automation vede il rilascio dell’Update Rollup 5. Tra le problematiche risolte troviamo:

  • Runbooks che, utilizzando cmdlets di System Center 2016 Service Manager, falliscono con l’errore “MissingMethodException”.
  • Runbooks che falliscono con l’exception “unauthorized access”.

Sono stati inoltre apportati miglioramenti nella parte di debug logging.

Per consultare l’elenco completo dei problemi risolti e i dettagli da seguire per effettuare l’aggiornamento è possibile accedere alla relativa knowledge base.

 

Valutazione di OMS e System Center

Si ricorda che per testare e valutare in modo gratuito Operations Management Suite (OMS) è possibile accedere a questa pagina e selezionare la modalità che si ritiene più idonea per le proprie esigenze.

Per provare i vari componenti di System Center 2016 è possibile accedere all’Evaluation Center e dopo essersi registrati è possibile avviare il periodo di trial.