Il mese di Febbraio è stato ricco di novità e diversi sono gli aggiornamenti che hanno interessato Operations Management Suite (OMS) e System Center. In questo articolo verranno riepilogati in modo sintetico per avere una visione globale e saranno presenti i riferimenti necessari per effettuare maggiori approfondimenti a riguardo.
Operations Management Suite (OMS)
Log Analytics
Tutti coloro che utilizzano Azure ExpressRoute saranno lieti di sapere che ora è possibile effettuarne il monitor utilizzando Network Performance Monitor (NPM). Tale funzionalità è stata in preview per alcuni mesi e ora è passata nello stato di general availability. Tra le caratteristiche di questa soluzione di monitor troviamo:
- Possibilità di visualizzare in modo interattivo, tramite la topology view di NPM, i vari componenti (network on-premises, circuit provider edge, circuit ExpressRoute, edge Microsoft, e le Azure VMs) e la latenza misurata in ogni hop. Questo consente di indentificare facilmente eventuali problemi di performance nella connettività e di individuare rapidamente il segmento problematico della comunicazione.
- Capacità di visualizzare l’utilizzo di banda del primary e del secondary circuit ExpressRoute. Grazie al drill-down è inoltre possibile intercettare l’utilizzo di banda per ogni singola vNet connessa ai circuit ExpressRoute.
- Possibilità di creare query e visualizzazioni personalizzate grazie al fatto che tutti i dati della soluzione sono disponibili nel repository di Log Analytics e di conseguenza è possibile utilizzare le funzionalità native di ricerca e correlazione in base alle proprie esigenze.
- Capacità di diagnosticare problemi vari di connettività presenti nei circuit ExpressRoute.
Figura 1 – Azure ExpressRoute Monitoring
Per maggiori informazioni su come configurare il monitor di ExpressRoute con NPM è possibile consultare la documentazione ufficiale Microsoft.
Inoltre in Network Performance Monitor (NPM) è stata introdotta la funzionalità di Service Endpoint Monitor che integra nel monitor e nella visualizzazione delle performance della propria applicazione anche le performance end-to-end della network. Questa funzionalità consente di creare differenti tipologie di test (HTTP, HTTPS, TCP e ICMP), che dovranno essere effettuati da punti chiave della propria infrastruttura di rete, in modo da poter identificare in modo rapido se il problema riscontrato è legato alla network oppure è relativo all’applicativo. Grazie all’utilizzo della network topology map il problema e la sua natura è inoltre facilmente localizzabile. Si tratta di una funzionalità in public preview le cui caratteristiche sono riportate nel dettaglio in questo articolo.
Agente
Questo mese la nuova versione dell’agente OMS per sistemi Linux risolve alcuni bug e introduce anche una versione aggiornata dei componenti SCX e OMI. Per ottenere la versione aggiornata dell’agente OMS è possibile accedere alla pagina ufficiale GitHub OMS Agent for Linux Patch v1.4.4-210.
Figura 2 – Elenco Bug Fix e novità del nuovo agente OMS per Linux
Azure Backup
In questo articolo viene descritto come costruire la propria soluzione di monitor in Log Analytics per Azure Backup. Tramite questa soluzione di monitor è possibile controllare i principali aspetti di Azure Backup come i job di backup e restore, backup alert e l’utilizzo dello storage in cloud. Il tutto è possibile farlo cross Recovery Service vault e cross subscription potendo trarre beneficio delle funzionalità integrate in Log Analytics, quali ad esempio l’apertura automatizzata di ticket tramite webhooks oppure grazie all’integrazione con ITSM. Si tratta di una soluzione community e ogni contribuito è ovviamente ben accetto.
Per quanto riguarda Azure Backup è stata annunciata (in general availability) la possibilità di realizzare backup consistenti a livello applicativo per le macchine virtuali Linux in esecuzione su Azure. Sui sistemi Windows questo avviene utilizzando il componente VSS, mentre per le VM Linux viene messo a disposizione uno scripting framework grazie al quale è possibile eseguire dei pre-script e dei post-script per controllare l’esecuzione dei backup.
Figura 3 – Meccanismo per la realizzazione di backup application consistent in VMs Linux su Azure
Per maggiori dettagli a riguardo è possibile consultare l’annuncio ufficiale, mentre per ulteriori informazioni sulla protezione delle macchine virtuali Linux presenti in Microsoft Azure, utilizzando Azure Backup, è possibile prendere visione dell’articolo: Azure Backup: la protezione dei sistemi Linux in Azure.
In Azure Backup è stata introdotta la possibilità di proteggere in modo nativo Azure File Shares. Tale funzionalità al momento è in Public Preview e tra le caratteristiche principali troviamo:
- Possibilità, accedendo ai Recovery Service vault, di effettuare il discovery degli storage acccount e di rilevare le file shares presenti e non protette.
- Protezione su larga scala: c’è la possibilità di effettuare il backup di più file shares contenute in uno storage account e di applicare un policy di protezione comune.
- Restore istantanei e granulari. La protezione è basata su file share snapshots e questo consente di effettuare in modo rapido il ripristino di file in modo selettivo.
- Dal portale Azure è possibile esplorare i vari restore point presenti per individuare facilmente quali file ripristinare.
Figura 4 – Backup di Azure File Shares
Per maggiori informazioni a riguardo è possibile consultare l’annuncio ufficiale.
Questo mese è stato rilasciato un Mandatory Update per l’agente Microsoft Azure Recovery Services (MARS). Per tutti coloro che utilizzano Azure Backup è necessario installare quanto prima questo aggiornamento per evitare fallimenti nelle attività di backup e di recovery.
Azure Site Recovery
In Azure Site Recovery è stata resa disponibile un’attesa funzionalità, che consente di proteggere macchine virtuali aventi managed disk, nello scenario di replica tra differenti region di Azure, consentendo di avere una maggiore flessibilità per l’attivazione di scenari di Disaster Recovery con sistemi presenti in Azure.
Figura 5 – Attivazione replica di una VM con Managed Disks
System Center
Come annunciato nei mesi scorsi e come già avviene per il sistema operativo e per Configuration Manager, anche gli altri prodotti System Center, in particolare Operations Manager, Virtual Machine Manager e Data Protection Manager seguiranno un rilascio di versioni aggiornate ogni 6 mesi (semi-annual channel). Questo mese c’è stato il primo rilascio con la versione 1801 di System Center.
Figura 6 – Sintesi delle novità introdotte nella versione 1801 di System Center
Per conoscere i dettagli delle novità introdotte in questo rilascio è possibile consultare l’annuncio ufficiale. Si ricorda infine che per le release appartenenti al semi-annual channel è garantito un supporto di 18 mesi.
System Center Configuration Manager
Rilasciata la versione 1802 per il branch Technical Preview di System Center Configuration Manager: Update 1802 for Configuration Manager Technical Preview Branch.
Questa release introduce un numero considerevole di novità su diversi ambiti, tra i quali: OSD, Cloud Management Gateway, funzionalità di Windows 10 e Office 365, Software Center e Site Server High Availability.
Si ricorda che i rilasci nel Technical Preview Branch consentono di valutare in anteprima le nuove funzionalità di SCCM ed è consigliato applicare questi aggiornamenti solo in ambienti di test.
System Center Operations Manager
La funzionalità definita “Updates and Recommendations”, introdotta in SCOM 2016 per i Management Pack di casa Microsoft, è utile per facilitare il processo di discovery dei MPs appropriati per effettuare il monitor dei differenti workload presenti nella propria infrastruttura e per mantenerli aggiornati. Questa funzionalità è abilitata per ben oltre 110 workload Microsoft. Microsoft ha annunciato che sta estendendo questa funzionalità anche per i MPs realizzati e offerti da terze parti. Nella release 1801 di Operations Manager sono al momento contemplati i MPs dei seguenti partner esterni:
- CalCom: CHS hardening automation suite
- Comtrade: Nutanix, F5 BIG-IP
- Infront Consulting: RightFax, SC Orchestrator, McAfee, e Isilon
- NiCE: IBM Domino, Oracle, e DB2
- Opslogix: BlackBerry, IBM MQ, Oracle, Swift, e VMware
- Savision: ActiveDirectory, Exchange 2013, Exchange_2010, DynamicsCRM, SharePoint 2013, SkypeForBusiness 2015, SystemCenterConfigurationManager 2012, DHCP, DNS, RemoteDesktopServices, e Lync Server 2013
Figura 7 – Funzionalità Updates and Recommendations con MPs dei partners
Come conseguenza del rilascio della versione 1801 di System Center sono stati resi disponibili anche i seguenti nuovi Management Pack di SCOM:
System Center Service Manager
Rilasciata una nuova versione del Service Manager Authoring Tool.
Valutazione di OMS e System Center
Si ricorda che per testare e valutare in modo gratuito Operations Management Suite (OMS) è possibile accedere a questa pagina e selezionare la modalità che si ritiene più idonea per le proprie esigenze.
Per provare i vari componenti di System Center 2016 è possibile accedere all’Evaluation Center e, dopo essersi registrati, è possibile avviare il periodo di trial.