Azure SQL Database: come gestire la connettività con i vNet Service Endpoints

Per avere un maggiore controllo sugli accessi che vengono effettuati sugli Azure SQL Database, lo scorso mese, Microsoft ha rilasciato pubblicamente la possibilità di abilitare i Virtual Network (vNet) Service Endpoints per i SQL Database. In questo articolo verrà spiegato il principio di funzionamento, con i benefici che ne derivano, e verrà mostrata la relativa configurazione.

Caratteristiche e principi di funzionamento

I vNet Service Endpoints per gli Azure SQL Database consentono di isolare maggiormente i SQL Server logici presenti nel cloud Microsoft, garantendo l’accesso solamente da una o più subnet definite nelle proprie Virtual Network di Azure. Questa funzionalità garantisce che tutto il traffico generato dalle proprie vNet verso l’Azure SQL Database rimarrà sempre all’interno della rete di backbone di Azure. Si tratta di una funzionalità disponibile in tutte le region di Azure e non sono previsti costi aggiuntivi per il relativo utilizzo.

Figura 1 – Schema di sintesi dell’architettura

Sul firewall degli Azure SQL Database rimane la possibilità di abilitare la comunicazione da parte dei servizi Azure e di filtrare gli accessi sulla base di un range di IP Pubblici.

Figura 2 – Impostazioni firewall di Azure SQL Server

Abilitando l’impostazione “Allow access to Azure services” viene consentito l’accesso al SQL Server da tutti gli indirizzamenti IP pubblici di Azure e da tutte le subnet di Azure, comprese quelle non di propria appartenenza. Andando ad applicare ulteriori filtri sulla base dell’IP pubblico che si deve connettere può diventare di difficile gestione e richiedere la configurazione di indirizzi IP pubblici statici sulle risorse di Azure.

Grazie all’introduzione dei Virtual Network (vNet) Service Endpoints per SQL Server è possibile avere un maggiore controllo sulle potenziali comunicazioni e un minor effort di gestione delle risorse. Il principio di funzionamento dei vNet Service Endpoints non si estende al mondo on-premises anche in presenza di connettività con Azure (VPN oppure ExpressRoute), ma per consentire l’accesso da sistemi presenti on-premises è necessario continuare ad utilizzare le regole firewall per limitare la connettività solamente agli IP pubblici di propria appartenenza.

I Virtual Network (vNet) Service Endpoints sono disponibili, con lo stesso principio di funzionamento, anche per Azure Storage e per Azure SQL Datawarehouse (al momento in preview).

Come effettuare la configurazione

L’abilitazione dei vNet Service Endpoints richiede l’attivazione sulla subnet della virtual network di Azure, dalla quale ci si intende connettere al SQL Server, dell’Enpoint di SQL Server (Microsoft.SQL).

Figura 3 – Abilitazione del SQL Server Service Endpoint sulla subnet

Figura 4 – Service Endpoint di SQL Server abilitato con successo sulla subnet

Successivamente è necessario aggiungere lato SQL Database la virtual network, con il Service Endpoint abilitato, nella sezione Firewall and virtual networks.

Figura 5 – Aggiunta Virtual Network con Service Endpoint di SQL Server abilitato

Ogni Virtual Network Rule viene applicata a livello di Azure SQL Database server e non a livello di singolo database.

Questo tipo di configurazione comporta che collegandosi ai DB ospitati dall’Azure SQL Server da una macchina attestata su una vNet con i Service Endpoint abilitati, verrà utilizzato come source IP un indirizzo appartenente all’address space della vNet. Questo aspetto è da tenere in considerazione, in configurazioni esistenti, per evitare che quando si attiva il SQL Server Service Endpoint sulla subnet, venga bloccato l’accesso al SQL Server. A questo scopo è possibile evitare il blocco consentendo temporaneamente l’accesso tramite l’impostazione “Allow access to Azure services”, oppure definendo la vNet nelle firewall rule del SQL Server prima di abilitare il Service Endpoint sulla subnet. Per farlo è necessario utilizzando il flag IgnoreMissingServiceEndpoint oppure selezionare il flag seguente presente nel portale Azure:

Figura 6 – Aggiunta Virtual Network senza Service Endpoint di SQL Server abilitato

Conclusioni

I Virtual Network (vNet) Service Endpoints sono in grado di estendere le proprie virtual network di Azure e la relativa identità verso determinati servizi di Azure, come Azure SQL Server, tramite una connessione diretta. Questo consente di aumentare il livello di sicurezza dei propri servizi presenti nel cloud Microsoft, di ottimizzare il routing per accedere alle risorse Azure dalle proprie vNet e di diminuire l’effort di gestione, il tutto con pochi semplici passaggi.

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