Hotpatch for Windows Server VMs on Azure with desktop experience
Hotpatch is now available for Windows Server Azure edition VMs running the desktop experience. Hotpatch is a feature that allows you to patch and install updates to Windows Server Azure Edition virtual machines on Azure without requiring a reboot. It was previously available for the server core installation mode, but now, Windows Server Azure edition VMs installed with the desktop experience mode (the Windows Explorer shell, Start Menu, etc.) will no longer reboot every month for security updates, providing:
lower workload impact with less reboots;
faster deployment of updates as the packages are smaller, install faster, and have easier patch orchestration with Azure Update Manager;
better protection, as the hotpatch update packages are scoped to Windows security updates that install faster without rebooting.
Trusted launch on existing Azure Gen2 VMs (preview)
Trusted launch provides a seamless way to improve the security of Azure Generation 2 VMs. It protects against advanced and persistent attack techniques by combining technologies which can be independently enabled like secure boot and virtualized version of trusted platform module (vTPM). The preview is available to support to enable Trusted launch on existing Gen2 VMs by upgrading the security type of the Gen2 VM to Trusted launch. This will help improve the foundational security of existing Gen2 VMs.
Networking
Azure CNI overlay in generally available
Azure CNI overlay addresses performance, scalability and IP exhaustion challenges while using traditional Azure Container Networking Interface (CNI). With Azure CNI overlay AKS clusters can be scaled to very large sizes by assigning pod IP addresses from user defined overlay address space which are logically different from VNet IP address space hosting the cluster nodes. Additionally, user defined private CIDR can be reused in different AKS clusters, truly extending the IP space available for containerized applications in AKS. Pod and node traffic within the cluster use an overlay network via Azure Software Defined Network (SDN) without any additional encapsulation. Network Address Translation (using the node’s IP address) is used to reach resources outside the cluster.
Storage
Azure Storage Mover is now Generally Available
Azure Storage Mover is a new, fully managed migration service that enables you to migrate your files and folders to Azure Storage while minimizing downtime for your workload. You can use Storage Mover for different migration scenarios such as lift-and-shift, and for cloud migrations that you have to repeat occasionally. Azure Storage Mover also helps maintain oversight and manage the migration of all your globally distributed file shares from a single storage mover resource.
Support for Linux clients to use identity-based access to Azure file shares over SMB
Azure Files now supports Linux clients to use identity-based authentication over Server Message Block (SMB). Previously only Windows clients were supported by Azure Files.
In order to leverage identity based authentication and authorization, the clients need to be domain joined to one of the following Domain Services:
On-premises Active Directory Domain Services (AD DS)
Azure Active Directory Domain Services (Azure AD DS)
Azure Active Directory (Azure AD) Kerberos for hybrid identities is NOT supported yet for Linux clients. This capability will enable customers who are moving a mix of Windows and Linux environments to cloud to have a consistent identity system across both Windows and Linux workstations.
Azure Elastic SAN Public Preview is now available in more regions
Azure Elastic SAN, which is currently in preview, is available with locally redundant storage (LRS) in several regions, including Australia East, Southeast Asia, France Central (including ZRS), North Europe (including ZRS), Sweden Central, UK South, West Europe (including ZRS), East US, East US 2, South Central US, West US 2 (including ZRS), and West US 3. By combining SAN-like capabilities with the advantages of being a cloud-native service, Azure Elastic SAN provides a storage solution that is highly scalable, cost-effective, high-performing, and resilient. It caters to various storage needs, whether you’re migrating your on-premises SAN to the cloud or creating your application directly in the cloud.
La fine del supporto dei sistemi operativi Windows Server 2012 e 2012 R2 sta avvicinandosi rapidamente e, per i Chief Technology Officer (CTO) delle aziende, questo aspetto deve essere attentamente valutato in quanto ha degli impatti significativi sull’infrastruttura IT. Allo stesso tempo, la fine del supporto può rappresentare un’occasione importante per modernizzare l’ambiente IT al fine di garantire una maggiore sicurezza, nuove funzionalità e un miglioramento della continuità del business. In questo articolo vengono riportate le strategie che è possibile adottare per affrontare questa situazione, evitando così di esporre la propria infrastruttura IT a problematiche di security causate da questa situazione.
Quando termina il supporto di Windows Server 2012/2012R2 e cosa comporta?
Il 10 ottobre 2023 segna la fine del supporto esteso di Windows Server 2012 e Windows Server 2012 R2. Senza il supporto di Microsoft, Windows Server 2012 e Windows Server 2012 R2 non riceveranno più patch di sicurezza, a meno che non vengano svolte determinate azioni riportate in seguito. Ciò significa che eventuali vulnerabilità scoperte nel sistema operativo non saranno più corrette e questo potrebbe rendere i sistemi vulnerabili ad attacchi informatici. Inoltre, questa condizione comporterebbe lo stato di non conformità rispetto a specifici regolamenti, come ad esempio il General Data Protection Regulation (GDPR).
Inoltre, gli utenti non riceveranno più correzioni di bug e altri aggiornamenti necessari per mantenere il sistema operativo in linea con le ultime tecnologie, il che potrebbe comportare problemi di compatibilità con i software più recenti e introdurre potenziali problemi di prestazioni.
Oltre a tutto ciò, Microsoft non garantirà più un supporto tecnico e un aggiornamento dei contenuti tecnici disponibili online per questo sistema operativo.
Tutti questi aspetti comportano un impatto significativo sulle realtà IT che utilizzano ancora questi sistemi operativi.
Possibili strategie e opportunità legate alla fine del supporto
Questa situazione è certamente poco piacevole per chi si ritrova ad affrontarla ora, visti i tempi ristretti, ma può anche essere vista come una importante opportunità di rinnovo e innovazione della propria infrastruttura. Nei paragrafi seguenti vengono riportate le possibili strategie che si possono attuare.
Aggiornamento dei sistemi on-premises
Questa strategia prevede il passaggio a una nuova versione di Windows Server in ambiente on-premises. Il consiglio in questo caso è di approcciare come piattaforma almeno Windows Server 2019, ma è preferibile adottare la versione più recente, Windows Server 2022, che può fornire le ultime innovazioni in materia di sicurezza, prestazioni e modernizzazione delle applicazioni.
Inoltre, laddove tecnicamente possibile è preferibile non procedere con aggiornamenti in place del sistema operativo, ma di gestire la migrazione in side-by-side.
Questo metodo solitamente richiede un coinvolgimento del fornitore applicativo, per garantire la compatibilità software con la nuova versione del sistema operativo. Trattandosi di software non recenti, spesso viene richiesta l’adozione di versioni aggiornate degli stessi, che possono prevedere un adeguamento dell’architettura e una fase approfondita di test della nuova release. Adottando questo processo di upgrade i tempi e l’effort sono considerevoli, ma il risultato che si ottiene è fondamentale per rispettare il rinnovo tecnologico.
Mantenimento dei sistemi Windows Server 2012/2012 R2, ma con aggiornamenti di security per altri 3 anni
Per continuare a ricevere gli update di security per i sistemi Windows Server 2012\2012 R2 ospitati in ambiente on-premises, una possibilità è quella di aderire al programma Extended Security Update (ESU). Tale programma a pagamento garantisce il provisioning degli Update di Security classificati come “critical” e “important” per ulteriori tre anni, nel caso specifico fino al 13 ottobre 2026.
Il programma Extended Security Update (ESU) è un’opzione per i clienti che hanno bisogno di eseguire alcuni prodotti Microsoft legacy oltre la fine del supporto e che non sono nelle condizioni di intraprendere altre strategie. Gli aggiornamenti inclusi nel programma ESU non includono nuove funzionalità e aggiornamenti non legati agli aspetti di sicurezza.
Adozione di Azure
Migrazione dei sistemi in Azure
Migrando i sistemi Windows Server 2012 e Windows Server 2012 R2 presenti on-premises in ambiente Azure si continueranno a ricevere per altri tre anni i security update, classificati come critici e importanti, senza dover aderire al programma ESU. Questo scenario non solo è utile per garantire il rispetto della compliance dei propri sistemi, ma apre la strada verso architetture ibride dove sarà possibile ottenere i vantaggi dati dal cloud. A questo proposito Microsoft offre un’ottima soluzione in grado di fornire un ampio set di strumenti necessari per affrontare al meglio i più comuni scenari di migrazione: Azure Migrate, che struttura il processo di migrazioni in fase differenti (discovery, assessment, e migrazione).
Anche Azure Arc può risultare molto utile per inventariare il patrimonio digitale in ambienti eterogenei e distribuiti.
L’adozione di questa strategia può risultare più veloce rispetto all’aggiornamento dei sistemi e consente di avere più tempo a disposizione per affrontare il rinnovo software. A questo proposito il cloud consente di avere un’ottima flessibilità e agilità nel testare gli applicativi in ambienti paralleli.
Prima di iniziare il percorso di migrazione verso Azure è fondamentale anche strutturare il networking dell’ambiente ibrido in modo opportuno e valutare le iterazioni con gli altri componenti dell’infrastruttura, per constatare se l’applicativo può funzionare bene anche in ambiente cloud.
La migrazione in Azure può avvenire verso macchine virtuali IaaS oppure, in presenza di un numero elevato di sistemi da migrare in ambiente VMware, Azure VMware Solution può essere una soluzione da tenere in considerazione per affrontare una migrazione massiva in tempi rapidi e riducendo al minimo l’interruzione dei servizi erogati.
Estensione di Azure nel proprio datacenter con Azure Stack HCI
Azure Stack HCI è la soluzione Microsoft che permette di realizzare una infrastruttura hyper-converged (HCI) per l’esecuzione di workload in ambiente on-premises e che prevede una strategica connessione a vari servizi di Azure. Azure Stack HCI è stato appositamente progettato da Microsoft per aiutare i clienti a modernizzare il proprio datacenter ibrido, offrendo un’esperienza Azure completa e familiare in ambiente on-premises. Per un approfondimento sulla soluzione Microsoft Azure Stack HCI vi invito a leggere questo articolo oppure a visualizzare questo video.
Azure Stack HCI consente di ottenere gratuitamente, proprio come in Azure, importanti patch di sicurezza per i prodotti legacy di Microsoft che hanno superato il termine del supporto, tramite il programma Extended Security Update (ESU). Per maggiori informazioni a riguardo è possibile consultare questo documento Microsoft. Questa strategia consente di avere più tempo per intraprendere un percorso di modernizzazione applicativa, senza trascurare gli aspetti legati alla sicurezza.
Modernizzazione applicativa
In determinate circostanze si potrebbe intraprendere un percorso di modernizzazione applicativa, magari incentrato sul cloud pubblico, con l’obiettivo di aumentare l’innovazione, l’agilità e l’efficienza operativa. Microsoft Azure offre la flessibilità di scegliere tra un’ampia gamma di opzioni per ospitare le proprie applicazioni, coprendo lo spettro di Infrastructure-as-a-Service (IaaS), Platform-as-a-Service (PaaS), Container-as-a-Service (CaaS) e serverless. In un percorso per abbandonare sistemi operativi legacy i clienti possono utilizzare i container anche per le applicazioni non appositamente progettate per utilizzare architetture basate su microservizi. In questi casi è possibile attuare una strategia di migrazione delle applicazioni esistenti che prevede solo modifiche minimali del codice dell’applicazione oppure modifiche alle configurazioni. Si tratta di modifiche strettamente necessarie per ottimizzare l’applicazione al fine di essere ospitata su soluzioni PaaS e CaaS. Per ottenere alcuni spunti a riguardo vi invito a leggere questo articolo.
Passaggi per una transizione di successo
Per le imprese che intendono intraprendere una delle strategie riportate, ci sono alcuni passaggi importanti che devono essere presi per garantire una transizione di successo.
Indipendentemente dalla strategia che si decide adottare il consiglio è di fare un assessment dettagliato, in modo da poter categorizzare ciascun workload per tipologia, criticità, complessità e rischio. In questo modo è possibile dare delle priorità e procedere con un piano di migrazione strutturato.
Inoltre, è necessario valutare attentamente la strategia di transizione più idonea considerando come minimizzare eventuali interruzioni delle attività aziendali. Ciò può includere la pianificazione dei test e la creazione di set di backup adeguati prima della migrazione.
Infine, una volta completata la migrazione, è importante attivare un moderno sistema di monitor per garantire che il workload applicativo sia stabile e che funzioni come previsto.
Conclusioni
La fine del supporto di Windows Server 2012 e Windows Server 2012 R2 rappresenta una sfida per molte aziende che utilizzano ancora questi sistemi operativi. Tuttavia, può anche essere vista come un’opportunità per le imprese di avviare un percorso di modernizzazione dell’infrastruttura oppure applicativa. In questo modo si potrà disporre di risorse più moderne, sfruttando anche le opportunità che offrono in termini di sicurezza, scalabilità e prestazioni.
The Dlsv5 and Dldsv5 VM series are ideal for workloads that require less RAM per vCPU than standard general purpose VM sizes. Target workloads include web servers, gaming, video encoding, AI/ML, batch processing and more. These VM series can potentially improve price-performance and reduce the cost of running workloads that do not require more memory per vCPU. The new VMs feature sizes with and without local temporary storage.
Networking
Azure Firewall enhancements for troubleshooting network performance and traffic visibility (preview)
Microsoft Azure Firewall now offers new logging and metric enhancements designed to increase visibility and provide more insights into traffic processed by the firewall. IT security administrators may use (in preview) a combination of the following to root cause application performance issues:
Application Gateway v2 is introducing a collection of new capabilities to further enable you to control network exposure using Application Gateway v2 skus:
private IP only frontend configuration (elimination of Public IP);
enhanced control over Network Securtiy Groups:
eliminate GatewayManager service tag requirement;
enable definition of Deny All Outbound rule;
enhanced control over Route Table rules:
forced Tunelling Support (learning of 0.0.0.0/0 route via BGP);
route Table rule of 0.0.0.0/0 next hop Virtual Appliance.
Storage
Azure File Sync agent v16
The Azure File Sync agent v16 release has finished flighting and is now available on both Microsoft Update and the Microsoft Download Center.
Improvements and issues that are fixed:
improved Azure File Sync service availability:
Azure File Sync is now a zone-redundant service which means an outage in a zone has limited impact while improving the service resiliency to minimize customer impact. To fully leverage this improvement, configure your storage accounts to use zone-redundant storage (ZRS) or Geo-zone redundant storage (GZRS) replication. To learn more about different redundancy options for your storage accounts, see: Azure Storage redundancy
immediately run server change enumeration to detect files changes that were missed on the server:
Azure File Sync uses the Windows USN journal feature on Windows Server to immediately detect files that were changed and upload them to the Azure file share. If files changed are missed due to journal wrap or other issues, the files will not sync to the Azure file share until the changes are detected. Azure File Sync has a server change enumeration job that runs every 24 hours on the server endpoint path to detect changes that were missed by the USN journal. If you don’t want to wait until the next server change enumeration job runs, you can now use the Invoke-StorageSyncServerChangeDetection PowerShell cmdlet to immediately run server change enumeration on a server endpoint path;
bug fix for the PowerShell script FileSyncErrorsReport.ps1;
miscellaneous reliability and telemetry improvements for cloud tiering and sync.
More information about this release:
this release is available for Windows Server 2012 R2, Windows Server 2016, Windows Server 2019 and Windows Server 2022 installations;
the agent version for this release is 16.0.0.0;
installation instructions are documented in KB5013877.
Azure Files NFS: nconnect support
Azure Files NFS v4.1 share now support nconnect option. Nconnect is a client-side Linux mount option that increases performance at scale. With nconnect, the NFS mount uses more TCP connections between the client and the Azure Files service for NFSv4.1. Using Nconnect can improve a client’s throughput/IOPS upto 4X and reduce TCO by upto 70%. There is no additional billing cost associated to using this feature. This feature is available to all existing and new shares.
Azure Premium SSD v2 Disk Storage in new regions
Azure Premium SSD v2 Disk Storage is now available in East US 2, North Europe, and West US 2 regions. This next-generation storage solution offers advanced general-purpose block storage with the best price performance, delivering sub-millisecond disk latencies for demanding IO-intensive workloads at a low cost. It is well-suited for a wide range of enterprise production workloads, including SQL Server, Oracle, MariaDB, SAP, Cassandra, MongoDB, big data analytics, gaming on virtual machines, and stateful containers.
Nel mese di marzo ci sono state diverse novità annunciate da parte di Microsoft riguardanti gli Azure management services. In questa serie di articoli, pubblicati con cadenza mensile, vengono elencati i principali annunci, accompagnati dai riferimenti necessari per poter effettuare ulteriori approfondimenti in merito.
Il diagramma seguente mostra le diverse aree relative al management, che sono contemplate in questa serie di articoli:
Monitor
Azure Monitor
Librerie client per l’ingestion
Microsoft annuncia la release iniziale delle librerie client Azure Monitor Ingestion per .NET, Java, JavaScript e Python. Le librerie permettono di:
Effettuare il caricamento di log personalizzati in un workspace di Log Analytics.
Modernizzare gli standard di sicurezza richiedendo l’autenticazione basata su token di Azure Active Directory.
Completare le librerie Azure Monitor Query, utilizzate per interrogare i log in un workspace di Log Analytics.
Raccolta di Syslog dai nodi AKS usando Azure Monitor Container Insights(preview)
I clienti possono ora utilizzare Azure Monitor Container Insights per raccogliere Syslog dai nodi dei loro cluster Azure Kubernetes Service (AKS). In combinazione con i sistemi SIEM (Microsoft Sentinel) e gli strumenti di monitor (Azure Monitor), la raccolta di syslog consente di tracciare gli eventi di sicurezza e salute dei workload IaaS e containerizzati.
Il servizio gestito Azure Monitor per Prometheus ora supporta l’interrogazione di PromQL
Grazie al supporto di Azure Workbooks per il servizio gestito Azure Monitor Prometheus, viene fornita agli utenti la possibilità di utilizzare i workbook Prometheus per eseguire query PromQL nel portale. Inoltre, gli utenti hanno il vantaggio di creare report personalizzati per i workbook Prometheus.
Azure Monitor supporta le Availability Zone in nuove regioni
Azure Monitor continua ad ampliare il supporto delle zone di disponibilità aggiungendo tre regioni: Canada Central, France Central e Japan East.
Gli alert di Azure Monitor supportano la clonazione
Quando si visualizzano i dettagli di una regola di alert nel portale Azure, è ora disponibile una nuova opzione di “Duplica”, che consente di duplicare la regola di alert. Quando si seleziona tale opzione per una regola di alert esistente, viene avviata la creazione guidata della regola, precompilata con la configurazione della regola di alert originale, consentendo al contempo di apportare delle modifiche.
Configure
Azure Automation
Annunciato il ritiro delll’Hybrid Worker basato su agenti (Windows e Linux) per il 31 agosto 2024
Azure Automation sta deprecando l’Hybrid Runbook Worker basato su agenti (Windows e Linux) e questo avverrà definitivamente il 31 agosto 2024. Entro tale data è necessario migrare agli Hybrid Worker basati su extension (Windows e Linux).
I vantaggi principali dell’Hybrid Runbook Worker basato su extension sono:
utilizza identità gestite assegnate dal sistema, quindi non è necessario gestire i certificati per l’autenticazione;
offre l’aggiornamento automatico delle versioni minori;
semplifica la gestione su scala degli hybrid worker grazie all’integrazione nativa con Azure Resource Manager e alla governance con Azure Policy.
Migrazione dell’autenticazione da Run As accounta Managed Identityin ASR
Risulta ora possibile migrare il tipo di autenticazione degli account, passando alle Managed Identity, utilizzando Azure Site Recovery dal portale di Azure. L’autenticazione dei runbook tramite account Run As sarà dismessa il 30 settembre 2023. Prima di tale data, è necessario migrare i runbook per consentire l’utilizzo delle Managed Identities.
Govern
Azure Cost Management
Aggiornamenti relativi a Microsoft Cost Management
Microsoft è costantemente alla ricerca di nuove metodologie per migliorare Microsoft Cost Management, la soluzione per fornire una maggiore visibilità su dove si stanno accumulando costi nel cloud, identificare e prevenire modelli di spesa errati ed ottimizzare i costi . In questo articolo sono riportati gli ultimi miglioramenti ed aggiornamenti riguardanti questa soluzione.
Azure Arc
Integrazione migliorata di Azure Arc con Datadog
Microsoft sta migliorando la capacità di osservazione e di gestione dell’infrastruttura IT grazie all’integrazione di Microsoft Azure Arc con Datadog. Sulla base della consolidata collaborazione, Microsoft sta integrando Datadog con Azure Arc in modo nativo, per andare incontro ai clienti Datadog, fornendo ricchi insights dalle risorse abilitate ad Azure Arc direttamente nelle dashboard di Datadog. I clienti possono monitorare i dati in tempo reale durante le migrazioni nel cloud e le prestazioni delle applicazioni in esecuzione sia nel cloud pubblico sia in ambienti ibridi o multicloud.
Secure
Microsoft Defender for Cloud
Nuove funzionalità, correzioni di bug e funzionalità deprecate di Microsoft Defender for Cloud
Lo sviluppo di Microsoft Defender for Cloud è in costante evoluzione e vengono introdotti miglioramenti su base continua. Per rimanere aggiornati sugli sviluppi più recenti, Microsoft aggiorna questa pagina, che fornisce informazioni su nuove funzionalità, correzioni di bug e funzionalità deprecate. In particolare, questo mese le principali novità riguardano:
disponibilità di un nuovo piano di Defender for Storage, che include la scansione quasi in tempo reale dei malware ed il rilevamento delle minacce ai dati sensibili;
security posture consapevole dei dati (anteprima);
nuova esperienza per la gestione delle policy di sicurezza predefinite di Azure;
Defender per CSPM (Cloud Security Posture Management) è ora disponibile (GA);
possibilità di creare raccomandazioni e standard di sicurezza personalizzati in Microsoft Defender for Cloud;
Microsoft Cloud Security Benchmark (MCSB) versione 1.0 è ora disponibile (GA);
alcuni standard di conformità normativa sono ora disponibili nei cloud governativi;
nuova raccomandazione in anteprima per Azure SQL Servers;
nuovo avviso in Defender per Key Vault.
Protect
Azure Backup
Vault immutabili per Azure Backup
I vault immutabili sono ora disponibili anche per gli ambienti di produzione e offrono una maggiore sicurezza per i backup, garantendo che i punti di ripristino creati una volta non possano essere eliminati prima della scadenza prevista. Azure Backup impedisce qualsiasi operazione sui vault immutabili che potrebbe portare alla perdita dei dati di backup. Inoltre, è possibile mettere in lock la proprietà dei vault immutabili per renderla irreversibile. Ciò consente di proteggere i backup da minacce come attacchi ransomware e attori malintenzionati, impedendo operazioni come l’eliminazione dei backup oppure la riduzione della conservazione nelle policy di backup.
Backup per Azure Kubernetes Service (preview)
Le organizzazioni che utilizzano Azure Kubernetes Services (AKS) eseguono sempre più spesso applicazioni stateful sui loro cluster, distribuendo carichi di lavoro come code di messaggistica basate su Apache Kafka e database come Postgres e MongoDB. Con l’archiviazione dei dati all’interno del cluster, il backup e il ripristino diventano una delle principali preoccupazioni dei responsabili IT. Assicurarsi che le funzionalità di backup di Kubernetes siano scalabili, flessibili e costruite appositamente per Kubernetes è fondamentale per un piano complessivo di protezione dei dati. Azure Backup ha introdotto ora Backup for AKS. Questa soluzione semplifica il backup e il ripristino di applicazioni e dati containerizzati e consente ai clienti di configurare un backup pianificato sia per lo stato del cluster sia per i dati delle applicazioni. Backup for AKS è allineato con la Container Storage Interface (CSI) per offrire funzionalità di backup Kubernetes-aware. La soluzione consente ai clienti di sbloccare diversi scenari, come il backup dei dati per la sicurezza delle applicazioni e i requisiti normativi, la clonazione di ambienti di sviluppo/test e la gestione del rollback.
Azure Backup consente di mantenere i backup nei vault per Azure Blob e per Azure File (preview)
Azure Backup ora supporta il trasferimento dei backup di Azure Blob e di Azure File nei vault. Un vault è un’entità logica che archivia i backup e i punti di ripristino creati nel tempo. A questo proposito è possibile definire una pianificazione dei backup per la creazione di punti di ripristino e specificare le impostazioni di conservazione che determinano per quanto tempo i backup verranno archiviati nel vault. I backup nel vault sono isolati dai dati di origine e consentono di attingere ai dati anche se quelli di origine sono stati compromessi, eseguendo dei ripristini.
Di seguito sono elencate alcune delle principali caratteristiche che si possono ottenere posizionando i backup nei vault:
Copia off-site dei dati: consente di ripristinare i dati mission-critical dai backup, indipendentemente dallo stato dei dati di origine.
Conservazione a lungo termine dei dati di backup, che consente di soddisfare i requisiti di conformità, in particolare nei settori finanziari e sanitari, con linee guida rigorose sul periodo di conservazione dei dati.
Ripristino in posizione alternativa: consente di ripristinare i dati su un account alternativo se l’account di archiviazione di origine è compromesso o di creare copie diverse dei dati per scopi di test o sviluppo.
Gestione centralizzata tramite il backup center: i backup nei vault possono essere monitorati e analizzati su scala insieme ad altri carichi di lavoro protetti utilizzando Azure Backup.
Backup sicuri. Le funzionalità di sicurezza integrate di Azure Backup, come l’autorizzazione multi-utente (MUA) per le operazioni di backup critiche, la crittografia dei dati e il controllo degli accessi basato sui ruoli (RBAC), aiutano a proteggere i backup nel vault e a soddisfare le esigenze di sicurezza per i backup.
Azure Site Recovery
Migliorata la possibilità per rinominare le interfaccia di rete e i dischi delle macchine virtuali protette
In ASR è stato introdotta una nuova modalità più semplice per nominare e rinominare le interfacce di rete (NIC) ed i dischi delle macchine virtuali presenti nei recovery service vault.
Migrate
Azure Migrate
Nuovi rilasci e funzionalità di Azure Migrate
Azure Migrate è il servizio presente in Azure che comprende un ampio portafoglio di strumenti che è possibile utilizzare, tramite una esperienza di utilizzo guidata, per affrontare in modo efficace i più comuni scenari di migrazione. Per rimanere aggiornati sugli sviluppi più recenti della soluzione è possibile consultare questa pagina, che fornisce informazioni su nuovi rilasci e nuove funzionalità. In particolare, questo mese la principale novità riguarda il supporto per il discovery e l’assessment delle web app per Azure app service per i server Hyper-V e fisici.
Azure Database Migration
Migrazioni offline di Azure SQL Database con l’estensione Azure SQL Migration
Le migrazioni offline dei database SQL Server in esecuzione on-premises, su macchine virtuali Azure oppure su qualsiasi macchina virtuale in esecuzione nel cloud (privato, pubblico) verso Azure SQL Database è possibile farla tramite l’estensione Azure SQL Migration. La nuova funzionalità di migrazione dell’estensione Azure SQL Migration per Azure Data Studio offre un’esperienza end-to-end per modernizzare SQL Server in Azure SQL Database. L’estensione consente di eseguire una preparazione alla migrazione con azioni per rimediare a eventuali blocchi e permette di ottenere raccomandazioni per dimensionare adeguatamente i target di Azure SQL Database, compresa la configurazione hardware nel livello di servizio Hyperscale.
Valutazione di Azure
Per testare e valutare in modo gratuito i servizi offerti da Azure è possibile accedere a questa pagina.
Azure VMware Solution: Azure Hybrid Benefit for SQL Server
Azure Hybrid Benefit (AHB) for SQL Server is now available in Azure VMware Solution (AVS). With AHB for SQL Server on Azure VMware Solution, you can take advantage of the unlimited virtualization licensing capability included with the SQL Server Software Assurance. To this end, you can configure and enable VM-Host placement policies via the Azure portal and apply Azure Hybrid Benefit.
Networking
Azure Firewall Basic
Azure Firewall Basic is a new SKU for Azure Firewall designed for small and medium-sized businesses. Azure Firewall Basic can be deployed inside a virtual network or a virtual hub. This gives businesses the flexibility to choose the deployment option that best meets their needs.
Seamless integration with other Azure security services
Simple setup and easy-to-use
Setup in just a few minutes
Automate deployment (deploy as code)
Zero maintenance with automatic updates
Central management via Azure Firewall Manager
Cost-effective
Designed to deliver essential, cost-effective protection of your resources within your virtual network
Pricing and billing for Azure Firewall Basic with secured virtual hub will be effective starting May 1, 2023.
Azure Virtual Network Manager
Azure Virtual Network Manager (AVNM) is now generally available. AVNM is a highly scalable and available network management solution that allows you to simplify network management across subscriptions globally. Using its centralized network management capabilities, you can manage your network resources at scale from a single plane of glass.
Key features of Azure Virtual Network Manager include:
global management of virtual network resources across regions, subscriptions, and tenants;
automated management and deployment of virtual network topology to create hub and spoke*;
high-priority security rule enforcement at scale to protect your network resources*;
safe deployment of network configurations across desired regions.
*The mesh topology and security admin rule features remain in public preview and will become generally available soon
Azure Traffic Manager: reserved namespaces for subdomains
Azure Traffic Manager has added functionality for reserving domain labels for traffic manager profiles. Any customer requesting a traffic manger profile of the form label1.trafficmanager.net will have “label1” label reserved for the tenant and another user will not be able to create a new traffic manager profile with this name or subdomains below it. For example if a user creates a profile names label1.trafficmanager.net then “label1” and all labels of form “<labelN>….<lable2>.<label1>.trafficmanager.net” will be reserved for the subscription. With these enhancements, once a namespace is created by a customer under trafficmanager.net domain, it will not be available for any other tenant. This enhancement ensures that customers have full control over the labels tree used in their traffic manager profiles and enables customers better manage their namespace without having to worry about a specific name/label being in use by other tenants.
Illumio for Azure Firewall (preview)
Microsoft partnered with Illumio, the leader in Zero Trust Segmentation, to build Illumio for Azure Firewall, an integrated solution that brings the benefits of Zero Trust Segmentation to Azure Firewall.
Illumio for Azure Firewall uses the Azure platform to protect your resources across your Azure virtual networks and at your Azure perimeter. It enables organizations to understand application traffic and dependencies and apply consistent protection across your environment – limiting exposure, containing breaches, and improving efficiency. Illumio for Azure Firewall also helps simplify Zero Trust Segmentation by enhancing visibility, streamlining policy management, and providing scalable security.
Key benefits:
Reduce security risks with a single view of your east-west and north-south traffic based on Azure Firewall flow data within your Azure subscriptions.
Gain a holistic view of your application traffic with real-time visibility of interactions and dependencies across your environment.
Easily deploy and configure Azure application-based polices within the Illumio platform.
Deploy Azure Firewall policies confidently with policies that automatically scale along with your applications.
Avoid application downtime by understanding the impact of Azure Firewall policies before they are enforced.
Works with all 3 SKUs of Azure Firewall – Basic, Standard, and Premium – to meet the needs of any organization.
Accelerated Connections for Network Virtual Appliances now in Azure Marketplace (preview)
Accelerated Connections is a new product that enhances Accelerated Networking enabled vNICs, enabling customer flexibility in selecting the best option of CPS capabilities suited to match their Azure implementation. This offering will enable you to achieve the first bare-metal-like performance levels for connections per second (CPS) in Azure.
Storage
Ephemeral OS disks supports encryption at host using customer managed keys
Ephemeral OS disks can be encrypted at host using platform managed keys or customer managed keys. The default is platform managed keys. This feature would enable our customers to meet your organization’s compliance needs.
Azure Ultra Disk Storage in Brazil Southeast, South Africa North and UAE North
Azure Ultra Disk Storage is now available in one zone in Brazil Southeast, South Africa North and UAE North region. Azure Ultra Disk Storage offers high throughput, high IOPS and consistent low latency disk storage for Azure Virtual Machines (VMs). Ultra Disk Storage is well suited for data-intensive workloads such as SAP HANA, top-tier databases and transaction-heavy workloads.
Encryption scopes on hierarchical namespace enabled storage accounts
Encryption scopes introduce the option to provision multiple encryption keys in a storage account with hierarchical namespace. Using encryption scopes, you now can provision multiple encryption keys and choose to apply the encryption scope either at the container level (as the default scope for blobs in that container) or at the blob level. The capability is available for REST, HDFS, NFSv3 and SFTP protocols in an Azure Blob / Data Lake Gen2 storage account. The key that protects an encryption scope may be either a Microsoft-managed key or a customer-managed key in Azure Key Vault. You can choose to enable automatic rotation of a customer-managed key that protects an encryption scope. When you generate a new version of the key in your Key Vault, Azure Storage will automatically update the version of the key that is protecting the encryption scope, within a day.
Performance Plus for Azure Disk Storage (preview)
Azure Disk Storage now offers a new feature called Performance Plus, which enhances the IOPS and throughput performance of Standard HDD, Standard SSD, and Standard HDD disks that are sized 1TB or larger. Performance Plus is offered for free and is available to use through deployments on Azure Command-Line Interface (CLI) and PowerShell.
Azure VMware Solution in Microsoft Azure Government (preview)
Azure VMware Solution is a fully managed service in Azure that customers can use to extend their on-premises VMware workloads more seamlessly to the cloud, while maintaining their existing skills and operational processes. Azure VMware Solution is already available in Azure commercial for any customer, including public sector organizations. With this launch, Microsoft is extending the same benefits of Azure VMware Solution to Azure Government, where US Government customers and their partners can meet their security and compliance needs.
Spot Priority Mix
Spot Priority Mix is a new feature for Virtual Machine Scale Sets (VMSS) with Flexible Orchestration Mode enabled. With Spot Priority Mix, customers can now mix spot and standard virtual machines in their Flexible scale set, providing the high availability of standard virtual machines and the cost savings of Spot virtual machines. This feature also allows customers to autoscale their scale set with a percentage split of Spot and standard virtual machines, providing even more flexibility and cost optimization. With Spot Priority Mix, customers can specify a base number of standard virtual machines and a percentage split of spot and standard virtual machines to be used when the scale set capacity is above the base number of standard virtual machines. This allows customers to ensure that their critical workloads are always running on standard virtual machines, while taking advantage of the cost savings offered by spot virtual machines for non-critical, interruptible workloads.
Networking
Azure Network Watcher: new enhanced connection troubleshoot
As customers bring sophisticated, high-performance workloads into Azure, there is a critical need for increased visibility and control over the operational state of complex networks running these workloads. One such day-to-day common occurring scenario is connectivity.
Although Microsoft Azure Network Watcher provides numerous specialized standalone tools to diagnose and troubleshoot connectivity cases. These tools include:
IP Flow Verify – helping detect blocked traffic due to network security group (NSG) rules restriction
Next Hop – determine intended traffic as per the rules of the effective route
Port Scanner – helping determine any port blocking traffic.
With a one-stop solution to all disjointed operations and actionable insights at the fingertips, the new comprehensive and improved Network Watcher connection troubleshoot aims to reduce mean time to resolution and improve your experience.
New features:
Unified solution for troubleshooting all NSG, user defined routes, and blocked ports
Actionable insights with step-by-step guide to resolve issues
Inability to open a socket at the specified source port
No servers listening on designated destination ports
Misconfigured or missing routes
Scale improvements and metrics enhancements on Azure’s regional WAF
You can now do more with less using the increased scale limits for Azure’s regional Web Application Firewall (WAF) running on Application Gateway. These increased scale limits allow you greater flexibility, and scale, when configuring your WAF to meet the needs of your applications and network. Application Gateway v2 WAF enabled SKUs running Core Rule Set (CRS) 3.2 or higher now supports a higher number of frontend ports, HTTP load-balancing rules, backend HTTP settings, SSL certificates, number of sites, and redirect configurations. The regional WAF also increased the number of HTTP listeners from 40 to 200. You can leverage the new metrics for Azure’s regional v2 WAF when you use CRS 3.2 or higher, or if your WAF has bot protection and geo-filtering enabled. The regional WAF now allows you to filter the metrics total requests, managed rule matches, custom rule matches, and bot protection matches by the dimensions policy name, policy scope and ruleset name, in addition to the already existing dimensions that the WAF supports.
Azure Virtual Network Manager (AVNM) event logging is now available for public preview. AVNM is a highly scalable and available network management solution that allows you to simplify network management across subscriptions globally. With this new feature, you can monitor changes in network group membership by accessing event logs. Whenever a virtual network is added to or removed from a network group, a corresponding log is emitted for that specific addition or removal. You can view and interact with these logs using Azure Monitor’s Log Analytics tool in the Azure Portal, or you can store them in your storage account, or send them to an event hub or partner solution.
Storage
More transactions at no additional cost for Azure Standard SSD
Microsoft has made changes to the billable transaction costs per hour that can result in additional cost savings. The total cost of Azure Standard SSD storage depends on the size, number of disks, and the number of transactions. Any transactions that exceed the maximum hourly limit will not incur additional charges. New prices took effect on March 6th, 2023.
Customer Initiated Storage Account Conversion
Microsoft is now supporting the self-service ability to convert storage accounts from non-zonal redundancy (LRS/GRS) to zonal redundancy (ZRS/GZRS). You can now save time by initiating a storage account conversion directly through Azure Portal rather than creating a support ticket. Converting your storage account to zonal redundancy allows you to increase your intra-regional resiliency and availability.
Online live resize of persistent volumes
Live resizing capability allows you to dynamically scale up your persistent volumes without application downtime. Previously, in order to resize the disk, you had to scale down your deployment to zero pods, wait several minutes for the disk to detach, update your persistent volume claim, and then scale back up the deployment. With Live resize of persistent volumes, you can just modify your persistent volume claim directly, avoiding any application downtime.
Azure Ultra Disk Storage in the China North 3 Azure region
Azure Ultra Disk Storage is now available in the China North 3 Azure region. Azure Ultra Disk Storage offers high throughput, high input/output operations per second (IOPS), and consistent low latency disk storage for Azure Virtual Machines. Ultra Disk Storage is well-suited for data-intensive workloads such as SAP HANA, top-tier databases, and transaction-heavy workloads.
Azure Archive Storage now available in West US 3
Azure Archive Storage provides a secure, low-cost means for retaining rarely accessed data including backup and archival storage. Now, Azure Archive Storage is available in West US 3.
Durante il mese di febbraio sono state annunciate alcune novità riguardanti gli Azure management services. In questo articolo viene fatta una panoramica complessiva delle principali novità del mese, in modo da poter rimanere aggiornati su questi argomenti ed avere i riferimenti necessari per condurre ulteriori approfondimenti.
Il diagramma seguente mostra le diverse aree relative al management, che sono contemplate in questa serie di articoli:
Govern
Azure Cost Management
Aggiornamenti relativi a Microsoft Cost Management
Microsoft è costantemente alla ricerca di nuove metodologie per migliorare Microsoft Cost Management, la soluzione per fornire una maggiore visibilità su dove si stanno accumulando costi nel cloud, identificare e prevenire modelli di spesa errati ed ottimizzare i costi . In questo articolo sono riportati alcuni degli ultimi miglioramenti ed aggiornamenti riguardanti questa soluzione.
Secure
Microsoft Defender for Cloud
Nuove funzionalità, correzioni di bug e funzionalità deprecate di Microsoft Defender for Cloud
Lo sviluppo di Microsoft Defender for Cloud è in costante evoluzione e vengono introdotti miglioramenti su base continua. Per rimanere aggiornati sugli sviluppi più recenti, Microsoft aggiorna questa pagina, che fornisce informazioni su nuove funzionalità, correzioni di bug e funzionalità deprecate. In particolare, questo mese le principali novità riguardano:
Esperienza migliorata per la creazione e la gestione di endpoint privati per i Recovery Services vault
Azure Backup consente di utilizzare endpoint privati per eseguire backup e ripristini in modo sicuro, utilizzando IP privati delle reti virtuali. Azure Backup ha recentemente introdotto diversi miglioramenti che forniscono un’esperienza più semplice per la creazione e l’utilizzo degli endpoint privati per i Recovery Service vault. I miglioramenti principali apportati nell’ambito di questo aggiornamento sono i seguenti:
Possibilità di creare endpoint privati senza managed identities
Utilizzo di un minor numero di IP privati per vault
Non è più necessario creare endpoint privati separati per i servizi di blob e queue
Azure Site Recovery
Nuovo Update Rollup
Per Azure Site Recovery è stato rilasciato l’Update Rollup 66 che risolve diverse problematiche e introduce alcuni miglioramenti. I relativi dettagli e la procedura da seguire per l’installazione è consultabile nella KB specifica.
Migrate
Azure Migrate
Nuovi rilasci e funzionalità di Azure Migrate
Azure Migrate è il servizio presente in Azure che comprende un ampio portafoglio di strumenti che è possibile utilizzare, tramite una esperienza di utilizzo guidata, per affrontare in modo efficace i più comuni scenari di migrazione. Per rimanere aggiornati sugli sviluppi più recenti della soluzione è possibile consultare questa pagina, che fornisce informazioni su nuovi rilasci e nuove funzionalità. In particolare, questo mese la principale novità riguarda il supporto al discovery e all’assessment per le istanze dei failover cluster Always On di SQL Server e per i gruppi di disponibilità Always On.
Azure Database Migration
Migrazioni di database con login e TDE
La nuova funzionalità dell’estensione Azure SQL Migration rende l’esperienza post migrazione del database più fluida. Infatti, è possibile avere supporto per la migrazione degli oggetti a livello di istanza, come i login SQL e Windows, le autorizzazioni, i ruoli del server e la mappatura aggiornata degli utenti dei database precedentemente migrati.
Inoltre, è ora possibile eseguire migrazioni di database abilitati al TDE con una procedura guidata che automatizza il processo di backup, copia e riconfigurazione delle chiavi di crittografia dei database per i target Azure SQL Managed Instance.
Valutazione di Azure
Per testare e valutare in modo gratuito i servizi offerti da Azure è possibile accedere a questa pagina.
Create disks from CMK-encrypted snapshots across subscriptions and in the same tenant
To ease manageability, Microsoft makes disks encrypted with customer-managed keys (CMK) more flexible by allowing creation of disks and snapshots from CMK-encrypted source across subscriptions.
Incremental snapshots for Premium SSD v2 Disk Storage (preview)
Incremental snapshots for Premium SSD v2 Disk Storage in the US East and West Europe Azure region are available. This new capability is particularly important to customers who want to create a backup copy of their data stored on disks to recover from accidental deletes, or to have a last line of defense against ransomware attacks, or to ensure business continuity. You can now create incremental snapshots for Premium SSD v2 Disk Storage on Standard HDD. Additionally, snapshot resources can be used to store incremental backups of your disk, create or recover to new disks, or download snapshots to on-premises locations. This new feature adds an extra layer of data protection and flexibility for users.
Azure Managed Lustre (preview)
Azure Managed Lustre is a managed, pay-as-you-go file system purpose-built for high-performance computing (HPC) and AI workloads. This high-performance distributed parallel file system delivers hundreds of GBps storage bandwidth and solid-state disk latency and integrates fully with Azure services such as Azure HPC Compute, Azure Kubernetes Service, and Azure Machine Learning.
Use this system to:
Simplify operations
Reduce setup costs
Eliminate complex maintenance
Azure NetApp Files updates (preview)
Azure NetApp Files volume user and group quotas: in some scenarios you may want to limit this storage consumption of users and groups within the volume. With Azure NetApp Files volume and group quotas you can now do so. User and/or group quotas enable you to restrict the storage space that a user or group can use within a specific Azure NetApp Files volume. You can choose to set default (same for all users) or individual user quotas on all NFS, SMB, and dual protocol-enabled volumes. On all NFS-enabled volumes, you can set default (same for all users) or individual group quotas.
You can now create Azure NetApp Files large volumes between 100TiB to 500TiB in size.
Azure NetApp Files now supports smaller 2TiB capacity pool sizes, lowered from 4TiB, when used with volumes using standard network features.
Azure NetApp Files volumes now support encryption with customer-managed keys (CMK), using Azure Key Vault for key storage, to enable an extra layer of security for data at rest.
New planned datacenter region in Saudi Arabia (Saudi Arabia Central)
Microsoft will establish a new datacenter region in the country, offering organizations in Saudi Arabia local data residency and faster access to the cloud, delivering advanced data security and cloud solutions. The new datacenter region will also include Availability Zones, providing customers with high availability and additional tolerance to datacenter failures.
Azure Kubernetes Service introduces two pricing tiers: Free and Standard
To better communicate the benefits and use cases for the two control plane management options, today, Azure Kubernetes Service (AKS) is introducing two pricing tiers: Free tier and Standard tier. Previously, few customers were aware of the uptime SLA support, and many did not have the uptime SLA feature enabled for critical production workload. With the Standard tier, Microsoft hopes to help increase customer awareness and allow customers to gain the full benefits of the Standard tier for production workload to minimize disruption.
AKS’s unique Free tier allows you to only pay for the virtual machines, and associated storage and networking resources consumed, and you get the managed Kubernetes control plane for free. This allows you to deploy unlimited free test clusters to decide if AKS is right for your needs and allows you to configure and test your infrastructure set-up before running critical production workloads. The Free tier is recommended for clusters with less than 10 nodes and for experimenting, learning, and simple testing.
The new Standard tier is the recommended control plane management pricing option which comes with greater control plane resources, scalability and the existing uptime SLA support. Customers currently signed up for the uptime SLA support will automatically be moved to the Standard tier with no change in cost or action needed. Standard tier not only includes the uptime SLA, but it will also include additional features such as support for up to 5000 nodes per cluster and API server autoscaling.
Microsoft Azure Load Testing is now Generally Available
Azure Load Testing is a fully managed load-testing service that enables you to generate high-scale load, gain actionable insights, and ensure the resiliency of your applications and services. The service simulates traffic for your applications, regardless of where they’re hosted. Developers, testers, and quality assurance (QA) engineers can use it to optimize application performance, scalability, or capacity.
Trusted launch for Azure VMs in Azure for US Government regions
Trusted launch for Azure virtual machines is available in all Azure for US Government regions: US Gov Virginia, US Gov Arizona US Gov Texas, US DoD East, US DoD Central. Trusted launch for Azure VMs allows you to bolster the security posture of an Azure Virtual Machine.
Storage
Azure File Sync agent v16
The Azure File Sync agent v16 release is being flighted to servers which are configured to automatically update when a new version becomes available.
Improvements and issues that are fixed:
Improved Azure File Sync service availability: Azure File Sync is now a zone-redundant service which means an outage in a zone has limited impact while improving the service resiliency to minimize customer impact. To fully leverage this improvement, configure your storage accounts to use zone-redundant storage (ZRS) or Geo-zone redundant storage (GZRS) replication.
Sync upload performance improvements: this improvement will mainly benefit file share migrations (initial upload) and high churn events on the server in which a large number of files need to be uploaded.
Immediately run server change enumeration to detect files changes that were missed on the server.
Miscellaneous reliability and telemetry improvements for cloud tiering and sync.
To obtain and install this update, configure your Azure File Sync agent to automatically update when a new version becomes available or manually download the update from the Microsoft Update Catalog.
More information about this release:
This release is available for Windows Server 2012 R2, Windows Server 2016, Windows Server 2019 and Windows Server 2022 installations.
The agent version for this release is 16.0.0.0.
Installation instructions are documented in KB5013877.
Azure storage access tiers to append blobs and page blobs with blob type conversion
Azure Storage offers different access tiers so that you can store your blob data in the most cost-effective manner based on how it’s being used. Azure Storage access tiers include hot tier, cool tier, and archive tier. Azure Storage access tiers support only block blobs natively. When you need to save cost of storing append blobs or page blobs, you can convert them to block blobs then move them into the most cost-efficient tiers based on your access patterns. Blob type conversion along with tiering is now supported by PowerShell, CLI and AzCopy.
Il nuovo anno è iniziato con diversi annunci da parte di Microsoft riguardanti novità relative agli Azure managementservices. Il rilascio mensile di questo riepilogo consente di avere una panoramica complessiva delle principali novità del mese, in modo da rimanere sempre aggiornati su questi argomenti ed avere i riferimenti necessari per condurre ulteriori approfondimenti.
Il diagramma seguente mostra le diverse aree relative al management, che sono contemplate in questa serie di articoli:
Monitor
Azure Monitor
Certificatol’IT Service Management Connector (ITSMC) con ServiceNow versione Tokyo(preview)
L’IT Service Management Connector (ITSMC) risulta certificato sulla versione Tokyo di ServiceNow. Tale connettore fornisce una connessione bidirezionale tra Azure Monitor e ServiceNow, utile per aiutare a tracciare e a risolvere i problemi in modo più rapido.
Govern
Azure Cost Management
Gestione dei billing account per i clienti EA
Per i clienti Enterprise Agreement (EA) “indiretti” è stata introdotta la possibilità di gestire i propri account di fatturazione direttamente da Cost Management and Billing. Tutte le informazioni rilevanti riguardanti department, account e subscription sono disponibili direttamente dal portale Azure. Inoltre, dallo stesso punto è possibile visualizzare le proprietà e gestire le policy degli enrollment EA indiretti.
Aggiornamenti relativi a Microsoft Cost Management
Microsoft è costantemente alla ricerca di nuove metodologie per migliorare Microsoft Cost Management, la soluzione per fornire una maggiore visibilità su dove si stanno accumulando costi nel cloud, identificare e prevenire modelli di spesa errati ed ottimizzare i costi . In questo articolo sono riportati alcuni degli ultimi miglioramenti ed aggiornamenti riguardanti questa soluzione.
Azure Arc
Connettore Active Directory per SQL MI abilitata ad Arc
Per i servizi dati Azure Arc-enabled è stato introdotto il supporto Active Directory (AD) per la gestione dell’Identity e dell’Access Management (IAM). L’istanza SQL Managed abilitata ad Arc può infatti utilizzare un dominio Active Directory (AD) esistente on-premises per l’autenticazione. Per facilitare questo, i servizi dati abilitati ad Azure Arc introducono una nuova Custom Resource Definition (CRD) nativa di Kubernetes chiamata Active Directory Connector. Questo fornisce alle istanze gestite SQL abilitate ad Azure Arc in esecuzione sullo stesso controller dati la possibilità di eseguire l’autenticazione Active Directory.
Visualizzazione dei database di SQL Server tramite Azure Arc (preview)
Oggi clienti e partner gestiscono un numero consistente di database. Per ognuno di questi database, è essenziale poter creare una mappatura accurata delle configurazioni. Ciò può avvenire a scopo di inventario oppure di reporting. La centralizzazione dell’inventario dei database in Azure tramite Azure Arc consente di creare una visione unificata di tutti i database in un unico luogo, indipendentemente dall’infrastruttura in cui si trovano: in Azure, nel datacenter, nei siti periferici o persino in altri cloud.
Secure
Microsoft Defender for Cloud
Nuove funzionalità, correzioni di bug e funzionalità deprecate di Microsoft Defender for Cloud
Lo sviluppo di Microsoft Defender for Cloud è in costante evoluzione e vengono introdotti miglioramenti su base continua. Per rimanere aggiornati sugli sviluppi più recenti, Microsoft aggiorna questa pagina, che fornisce informazioni su nuove funzionalità, correzioni di bug e funzionalità deprecate. In particolare, questo mese le principali novità riguardano:
il componente di protezione degli endpoint (Microsoft Defender for Endpoint) è ora accessibile nella pagina Impostazioni e monitor;
nuova versione della raccomandazione per trovare gli aggiornamenti di sistema mancanti;
pulizia delle macchine Azure Arc eliminate negli account AWS e GCP collegati.
Protect
Azure Backup
Aggiornamenti e miglioramenti rigurdanti SAP HANA
Recentemente sono stati apportati i seguenti aggiornamenti e miglioramenti ad Azure Backup for SAP HANA, la soluzione certificata Backint per la protezione dei database SAP HANA che risiedono nelle macchine virtuali Azure:
Conservazione a lungo termine per i backup “adhoc”: risulta ora possibile fornire una retention personalizzata per i backup che avvengono su richiesta, al di fuori delle policy schedulate.
Partial restore-as-files: Azure Backup for HANA consente di ripristinare i recovery point come file. Se viene scaricata l’intera catena per un recovery point e si desidera ripetere l’operazione per un altro recovery point adiacente, non è necessario scaricare nuovamente l’intera catena. Risulta inoltre possibile ripristinare solo i file desiderati.
Integrazione con i client nativi e con altri strumenti: in precedenza, per determinati scenari, era necessario disattivare backint prima della richiesta e riattivarlo successivamente, aumentando di conseguenza l’RPO. Con i miglioramenti introdotti non risultano più necessari questi passaggi aggiuntivi e sarà sufficiente attivare le richieste dai client nativi oppure dagli altri strumenti utilizzati.
Azure Site Recovery
Possibilità di utilizzare Azure Backup center per il monitor di ASR
Azure Backup center è il punto di riferimento per chi utilizza le funzionalità di backup native della piattaforma Azure e consente di governare, monitorare, gestire e analizzare le attività di backup. Microsoft ha esteso le sue capacità contemplando anche delle funzionalità di monitor per Azure Site Recovery, quali:
Visualizzazione dell’inventario degli elementi replicati, da un’unica vista, per tutti i vault.
Consultazione tramite un pannello di controllo di tutti i job di replica.
Azure Backup center supporta scenari di replica ASR riguardanti macchine virtuali Azure, VMware e macchine fisiche.
Migrate
Azure Migrate
Nuovi rilasci e funzionalità di Azure Migrate
Azure Migrate è il servizio presente in Azure che comprende un ampio portafoglio di strumenti che è possibile utilizzare, tramite una esperienza di utilizzo guidata, per affrontare in modo efficace i più comuni scenari di migrazione. Per rimanere aggiornati sugli sviluppi più recenti della soluzione è possibile consultare questa pagina, che fornisce informazioni su nuovi rilasci e nuove funzionalità. In particolare, questo mese le principali novità riguardano:
Possibilità di prevedete risparmi con l’opzione di risparmio ASP (Azure Savings Plan for compute) con il business case e l’assessment di Azure Migrate.
Supporto per l’esportazione del report del business case in una cartella di lavoro .xlsx dal portale.
Valutazione di Azure
Per testare e valutare in modo gratuito i servizi offerti da Azure è possibile accedere a questa pagina.