Le Virtual Network in ambiente Azure sono per loro natura logicamente isolate, per consentire di connettere in modo sicuro differenti risorse Azure. Il Global VNet peering in ambito Azure fornisce la possibilità di mettere in comunicazione virtual network che risiedono su differenti region di Azure. In questo articolo verranno approfonditi i benefici e le attuali costrizioni imposte dal Global VNet peering. Sarà inoltre mostrata la procedura da seguire per l’attivazione di un Global VNet peering.
Nel momento in cui viene configurato il peering tra due virtual network che risiedono in region di Azure diverse, si espande il confine logico e le macchine virtuali attestate su queste VNet possono comunicare tra di loro con i propri indirizzi IP privati, senza dover utilizzare gateway e indirizzi IP pubblici. Inoltre, è possibile adottare il modello di rete hub-spoke, per condividere le risorse quali firewall oppure virtual appliance, mettendo in comunicazione anche virtual network in differenti region di Azure, attraverso il Global VNet peering.
Benefici del Global VNet peering
I principali benefici che si possono ottenere utilizzando il Global VNet peering per mettere in comunicazione le virtual network sono:
- Il traffico tra le virtual network rimane all’interno della rete di backbone di Microsoft ed è pertanto totalmente privato.
- Si può usufruire di una connettività a bassa latenza e con un bandwidth elevato.
- La configurazione è semplice e non richiede la presenza di gateway per istaurare tunnel VPN tra le differenti network.
Attuali costrizioni del Global VNet peering
Attualmente ci sono alcune costrizioni che è opportuno tenere in considerazione quando si effettua un Global VNet peering:
- In presenza di un Global VNet peering non è possibile utilizzare i gateway remoti (opzione “use remote gateways”) oppure consentire il transito del gateway (opzione “allow gateway transit”) sulle virtual network. Queste opzioni sono attualmente utilizzabili solo quando si effettua un peering di virtual network che risiedono nella stessa region di Azure. Ne consegue quindi che i Global VNet peering non sono transitivi, quindi le VNet di downstream in una region non possono dialogare, utilizzando questa metodologia, con le VNet in un’altra region. Ad esempio, ipotizzando uno scenario dove tra la vNet1 e la vNet2 è presente un Global VNet peering e tra la vNet2 e la vNet3 è presente un altro Global VNet peering. In questo caso non ci sarà comunicazione tra la vNet1 e la vNet3. Se si ha la necessità, è possibile creare un ulteriore Global vNet peering per metterle in comunicazione.
- Per una risorsa che risiede su una virtual network, non è consentito comunicare utilizzando l’indirizzo IP di un Azure internal load balancer che risiede sulla virtual network in peer. Questo tipo di comunicazione è consentita solo se il source IP e l’indirizzo IP del Load Balancer sono nella stessa VNet.
- Il Global VNet peering si può creare in tutte le Azure public regions, ma non con VNet che risiedono negli Azure national clouds.
- La creazione del Global VNet peering è consentita anche tra VNet che risiedono in subscription differenti, purché siano associate allo stesso tenant di Active Directory.
- Le virtual network possono essere messe in peering solo se non è presente overlapping nei relativi address space. Inoltre, in seguito alla creazione del peering, se si ha la necessità di modificare gli address space è necessario a priori rimuovere il peering.
Configurazione del Global VNet peering
La configurazione del Global VNet peering è estremamente semplice. Nelle immagini seguenti vengono documentati gli step per mettere in comunicazione due virtual network create in region differenti, nel caso specifico West Europe e Australia Southeast.
Selezionando l’opzione “Allow virtual network access”, viene consentita la comunicazione tra le due virtual network. Tale impostazione consente che l’address space della VNet in peer sia aggiunto al tag Virtual_Network.
Le stesse operazioni, documentate nella figura 3 e nella figura 4, è necessario ripeterle anche sulla Virtual Network che risiede nell’altra region e con la quale si vuole configurare il Global VNet peering. La comunicazione sarà attivata nel momento in cui lo stato del peering sarà “Connected” su entrambe le VNet.
Selezionando una macchina virtuale, attestata su una virtual network con configurato il global vNet Peering, si vedrà una rotta specifica per la VNet associata, come mostrato nella figura seguente:
Il Global VNet peering prevede dei costi per il traffico di rete in ingresso e in uscita che transitano dal peering e il costo varia a seconda delle zone contemplate. Per maggiori dettagli è possibile fare riferimento alla pagina ufficiale dei costi.
Conclusioni
Il Global VNet peering consente di avere un’ottima flessibilità nel gestire in modo semplice ed efficace come i vari workload possono connettersi tra di loro, consentendo di espandere i possibili scenari di implementazione in Azure, senza dover considerare i confini geografici come un limite. Importanti benefici possono essere ottenuti in particolare in architetture di replica del dato e di disaster recovery.