Le peculiarità e i vantaggi innegabili del cloud computing possono, in determinate situazioni, celare delle insidie se non gestite con la dovuta attenzione. Una gestione dei costi oculata rappresenta uno degli aspetti cruciali della governance del cloud. In questo articolo, verranno esplorati e delineati i principi e le tecniche che si possono impiegare per ottimizzare e minimizzare le spese relative alle risorse implementate nell’ambiente Azure.
La questione dell’ottimizzazione dei costi legati al cloud è un argomento che riscuote un interesse sempre più marcato tra numerosi clienti. Tanto che, per il settimo anno di fila, emerge come la principale iniziativa nel settore cloud, secondo quanto riportato nel rapporto annuale di Flexera del 2023.
Principi per gestire al meglio i costi
Per una gestione efficace dei costi associati ad Azure, è fondamentale adottare i principi delineati nei paragrafi che seguono.
Progettazione
Un processo di progettazione ben strutturato, che includa un’analisi meticolosa delle necessità aziendali, è essenziale per personalizzare l’adozione delle soluzioni cloud. Diventa quindi cruciale delineare l’infrastruttura da implementare e il modo in cui verrà utilizzata, attraverso un piano di progettazione che mira a ottimizzare l’efficienza delle risorse allocate nell’ambiente Azure.
Visibilità
È vitale dotarsi di strumenti che offrano una visione globale e che permettano di ricevere notifiche relative ai costi di Azure, facilitando così un monitoraggio costante e proattivo delle spese.
Responsabilità
Assegnare i costi delle risorse cloud alle rispettive unità organizzative all’interno dell’azienda è una pratica sagace. Ciò assicura che i responsabili siano pienamente consapevoli delle spese attribuibili al loro team, promuovendo una comprensione approfondita delle spese di Azure a livello organizzativo. A tale scopo, è consigliabile strutturare le risorse Azure in modo da facilitare l’identificazione e l’attribuzione dei costi.
Ottimizzazione
È consigliabile intraprendere revisioni periodiche delle risorse Azure con l’intento di minimizzare le spese ove possibile. Avvalendosi delle informazioni disponibili, è possibile identificare con facilità le risorse sottoutilizzate, eliminare gli sprechi e capitalizzare le opportunità di risparmio sui costi.
Iterazione
È fondamentale che il personale IT sia impegnato in maniera continua nei processi iterativi di ottimizzazione dei costi delle risorse Azure. Questo rappresenta un elemento chiave per una gestione responsabile e efficace dell’ambiente cloud.
Tecniche per ottimizzare i costi
Indipendentemente dagli specifici strumenti e dalle soluzioni impiegate, per affinare la gestione dei costi in Azure, è possibile aderire alle seguenti strategie:
- Spegnere le risorse inutilizzate, dato che la tariffazione dei diversi servizi Azure si basa sull’effettivo utilizzo delle risorse. Per quelle risorse che non richiedono un funzionamento ininterrotto e che consentono, senza alcuna perdita di configurazioni o dati, una disattivazione o una sospensione, è possibile implementare un sistema di automazione. Questo sistema, regolato da una programmazione predefinita, facilita l’ottimizzazione dell’utilizzo e, di conseguenza, una gestione più economica delle risorse stesse.
- Dimensionare adeguatamente le risorse, consolidando i carichi di lavoro e intervenendo proattivamente sulle risorse sottoutilizzate, permette di evitare sprechi e di garantire un utilizzo più efficiente e mirato delle capacità disponibili.
- Per le risorse utilizzate in modo continuativo nell’ambiente Azure, valutare l’opzione delle Reservations può rivelarsi una strategia vantaggiosa. Le Azure Reservations offrono la possibilità di beneficiare di una significativa riduzione dei costi, che può arrivare fino al 72% rispetto alle tariffe pay-as-you-go. Questo vantaggio è ottenibile impegnandosi a pagare per l’utilizzo delle risorse Azure per un periodo di uno o tre anni. Tale pagamento può essere effettuato in anticipo o su base mensile, senza alcun costo aggiuntivo. L’acquisto delle Reservations può essere effettuato direttamente dal portale Azure ed è disponibile per i clienti con i seguenti tipi di abbonamento: Enterprise Agreement, Pay-As-You-Go e Cloud Solution Provider (CSP).
- Per attenuare ulteriormente i costi associati ad Azure, è opportuno considerare l’implementazione dell’Azure Hybrid Benefit. Questo vantaggio consente di realizzare un notevole risparmio, in quanto Microsoft permette di sostenere unicamente i costi relativi all’infrastruttura Azure, mentre le licenze per Windows Server o per SQL Server sono coperte da un contratto di Software Assurance o da una subscription già esistente.
L’Azure Hybrid Benefit può essere esteso anche ad Azure SQL Database, ai SQL Server installati su macchine virtuali Azure e alle SQL Managed Instances. Questi benefici facilitano la transizione verso soluzioni cloud, offrendo fino a 180 giorni di diritto di doppio utilizzo, e contribuiscono a valorizzare gli investimenti preesistenti in termini di licenze SQL Server. Per approfondire le modalità di utilizzo dell’Azure Hybrid Benefit per SQL Server, si invita a consultare le FAQ presenti in questo documento. È importante notare che questo vantaggio è applicabile anche alle sottoscrizioni di RedHat e SUSE Linux, ampliando ulteriormente le opportunità di risparmio e ottimizzazione dei costi.
L’Azure Hybrid Benefit può essere combinato con le Azure Reserved VM Instances, creando un’opportunità di risparmio significativo che può toccare l’80% del totale, specialmente quando si opta per un acquisto di Azure Reserved Instance della durata di 3 anni. Questa sinergia non solo rende l’investimento più economico, ma massimizza anche l’efficienza operativa.
- Considerare l’integrazione di nuove tecnologie e l’applicazione di ottimizzazioni architetturali è cruciale. Questo processo implica la selezione del servizio Azure più appropriato per le specifiche esigenze dell’applicazione in questione, garantendo non solo un allineamento tecnologico ottimale, ma anche una gestione dei costi più efficiente.
- Allocare e de-allocare risorse in modo dinamico è fondamentale per rispondere alle fluttuanti esigenze di prestazioni. Questo approccio è noto come “autoscaling”, un processo che facilita l’allocazione flessibile delle risorse per incontrare le specifiche necessità di prestazioni in ogni momento. Con l’intensificarsi del carico di lavoro, un’applicazione potrebbe necessitare di risorse supplementari per mantenere i livelli di prestazioni desiderati e adempiere agli SLA (Service Level Agreement). Al contrario, quando la domanda si riduce e le risorse aggiuntive non sono più indispensabili, queste possono essere de-allocate per minimizzare i costi. L’autoscaling capitalizza sull’elasticità degli ambienti cloud, permettendo non solo una gestione dei costi più efficace, ma anche riducendo il carico amministrativo, poiché le risorse possono essere gestite in modo più fluido e con meno interventi manuali.
- Per gli ambienti dedicati a test e sviluppo, è consigliabile considerare l’utilizzo delle sottoscrizioni Dev/Test, che offrono la possibilità di accedere a sconti significativi sulle tariffe di Azure. Queste sottoscrizioni possono essere attivate nell’ambito di un contratto di Enterprise Agreement, facilitando così una gestione dei costi più vantaggiosa e una sperimentazione più agile e economica durante le fasi di sviluppo e test.
Conclusioni
L’adozione di un approccio metodologico nella gestione dei costi del cloud, unitamente all’impiego di strategie adeguate, rappresenta un pilastro fondamentale per navigare con successo nella complessa sfida della gestione economica del cloud. Attingendo dai principi e dalle tecniche delineate in questo articolo, gli utenti possono non solo ottimizzare le spese, ma anche valorizzare al massimo il loro investimento nel cloud, garantendo un equilibrio tra costi e benefici.